Essere Vasco Rossi su Raidue: tutte le emozioni
Screenshot da Raidue
Musica

Essere Vasco Rossi su Raidue: tutte le emozioni

Le dichiarazioni del più grande rocker italiano, nel documentario dell'8 maggio 2014

Potevamo mancare? Abbiamo visto con voi e per voi "Essere Vasco Rossi", nello speciale di "Unici" dell'8 maggio 2014. Abbiamo raccolto da Raidue e riportato qui tutte le emozioni del documentario, tra citazioni e racconto del più grande rocker italiano.

Il documentario è stato registrato a marzo 2014 a Los Angeles. Vengono mostrare alcune immagini dal San Siro Live 2003, mentre si esibisce nel brano "Liberi Liberi" di fronte a migliaia di spettatori. 

"Questa è la città (Los Angeles) dove tutti arrivano a realizzare un sogno. È la capitale della cultura che conta, quella popolare. Il cinema, la televisione e la musica pop sono qui". Con questa parole Vasco Rossi ci introduce alla città. 

"Vasco è importante per le nuove generazioni perché ha messo nelle sue canzoni messaggi che nessun altro ha avuto il coraggio di mettere nelle canzoni" - Rocco Hunt

Ora, tra le colline di Hollywood, comincia l'intervista. 

Ti vedo sempre in mezzo alla natura, constatano. "Sono cresciuto nei boschi, il verde mi piace tantissimo con il suo contrasto con il cielo blu e poi sono un tipo di campagna. A Los Angeles c'è una vegetazione pazzesca, non è mai autunno, c'è sempre qualche albero verde. Quando ne sfiorisce uno, ne fiorisce un altro. Faccio lunghe passeggiate e vado in giro per la strada". 

Contributo - "Live San Siro" 2003 dove canta "Una splendida giornata".

Una delle cose che ama di più fare Vasco Rossi a Los Angeles è stare in mezzo alla gente e ascoltare musica, soprattutto rock, «perché si respira nell'aria». Viene anche a fare musica, una vacanza che è anche lavoro.

"Vasco per me rappresenta tante emozioni, questa inquiedutine di crescere, questo sentirsi eroi vincenti e perdenti allo stesso modo, questo suo scavare le più piccole sfumature dell'animo umano e nell'animo femminile come solo lui sa fare mi ha accompagnato da sempre" - Claudia Gerini

Contributo - Una canzone per te "Live a Berlino" 2010

"Mi hai convinto a rilasciarti questa conversazione per il titolo "Essere Vasco Rossi". Una conversazione perché nelle interviste dico la prima cosa che mi viene in mente. Anzi, potevo stare zitto. Comunque essere Vasco Rossi è scrivere canzoni, perché tutto è nato da lì" - Vasco Rossi

"Usare il linguaggio del rock, anche perché era un po' il momento. Anche grazie a Bennato ho amato moltissimo. Un po' grazie al fatto che era venuto il momento di fare un po' di spettacolo, un po' di show. Perché i cantautori limitavano un po' quella parte lì. Volevo giocare a fare la star, volevo far capire che non ero un cantautore nel senso classico del termine. Anche se in effetti scrivo le canzoni che canto e le canto io perché non le potrebbe cantare nessun altro. Sapevo che quello era il mio modo di esprimermi" - Vasco Rossi

Contributo "Senza Parole" da "Live Imola 1998"

Contributo "Vado al massimo" - "Festival di Sanremo 1982"

"Un artista ha il dovere di essere unico, sennò non riece a esprimere quello che ha dentro, non riesce a decodificarlo e poi a raccontarlo. Lui lo fa attraverso le canzoni e i suoi atteggiamenti sul palco e la sua esistenza. Lo può fare chiunque, ma solo se riesci a coglierti e raccontarti. Vasco questo lo ha fatto, Vasco è unico e irripetibile" - Paolo Bonolis

Contributo "Vado al massimo" da "Speciale Orecchiocchio" del 1983.

Si parla degli anni di esordio di Vasco, parlando di come ha cambiato il modo di vivere il palco nel cantautorato italiano. A testimoniare, partecipano Caparezza ("Penso a Vasco Rossi che va sul palco di Sanremo e mostra a tutti che sembra dire a tutti benvenuti negli Anni 80, adesso c'è una realtà e la racconta, raccontando la verità, come l'hip hop, senza mezzi termini"), Francesco De Gregori (con una cover per celebrarsi reciprocamente, in tempi diversi), Giovanni Veronesi ("Vasco è l'interpretazione vivente e carnale della lotte del bene e del male"). Immagini di repertorio si susseguono.

"Una canzone come Vita Spericolata che in realtà è un inno alla vita vissuta pericolosamente, non per morire, ma per vivere. Non c'è nessun accenno neanche lontanissimo alla droga" - Vasco Rossi

Contributo "Vita spericolata" a Sanremo 1983

"Quando canta le canzoni degli altri, Vasco ha la capacità di riscriverle" - Sergio Castellitto

Vengono mostrate alcune immagini del Primo Maggio 2009, dove canta "Sono un ragazzo di strada".

"Vasco secondo me è un ragazzo vero. L'ho conosciuto nei primi Anni 80, mi ha incontrato e credo che siamo quelli che hanno fatto partire in Italia il rock, l'essere rock. Al di là dei cliché, della parole, Vasco rappresenta con la sua voce e la sua musica, la strada, il popolo. Attraverso il suo modo di esprimersi, con la sua voce, registri una sua telefonata, è un disco" - Gianna Nannini

"Vasco Rossi ha fatto in Italia quello che Jim Morrison ha fatto nel mondo" - Fabio Volo

"Io scrivo canzoni per comunicare, per raccontare soprattutto le mie insicurezze. Quando l'ho fatto, ho notato che alla fine che dato che sono uno uno normale non ce le avevo solo io ma ce le avevano in tanti, la condividiamo ed è questa la cosa fondamentale e ci si sente anche un po' meglio perché la cosa più brutta è pensare di essere da soli, gli unici. Quando condividi una debolezza, crei la magia di un concerto di Vasco Rossi" - Vasco Rossi

"Siamo solo noi" è una canzone che secondo Vasco passano tutti in un periodo della vita. Continuano le immagini live del brano, inno generazionale, miglior canzone italiana di sempre secondo Rolling Stone dietro ad "America".

"Sia Io e Vasco abbiamo passato molti anni nell'ambiente musicale e la durata conta moltissimo, con la voce e  con il linguaggio. Lui ha quel tono lì pazzesco che come apre bocca, fa musica" - Gianna Nannini

Viene sottolineata la dimensione live di Vasco e l'importanza di questo momenti "rituali".

"Vasco è l'ultima vera parte rock italiana, non esiste altro. Non è rock la musica o la chitarra elettrica, ma perché è rock lui. La sua coerenza è questa, la musica e la vita di Vasco andavano in parallelo, e questa era la grande forza, l'unica per cui noi tutti andremo a vedere Vasco per sempre" - Biagio Antonacci

Cosa c'è nel futuro in Vasco Rossi?
"La vita non è la quantità, ma c'è molto passato e inizio a vederlo e a vedere quanto sono soddisfatto".

"È un uomo radicato nel presente ma che non rimuove la nostalgia e continua ad avere un rapporto conflittuale con il futuro" - Sergio Castellitto

"Nel futuro ci sono anche sette concerti. Come la Pasqua a giugno o luglio ogni anno ci saranno sette concerti di Vasco. Sette perché è un numero magico, perché sono nato il 7 febbraio 1952, 5 più 2 fa sette" - Vasco Rossi 

"Vasco fa una cosa straordinaria, riempie per la prima volta gli stadi. Poca gente riempie San Siro. Molti fanno lo stadio solo per dirlo, lui è l'unico che mette i biglietti in vendità lunedì e lunedì pomeriggio è tutto sold out" - Fabio Volo

"Vado volentieri a seguire i suoi concerti perché vai a incontrare il popolo di Vasco, ed è quella la grande emozione" - Dori Ghezzi

"La potenza di Vasco è anche questa. Riempire gli stadi senza usare i social e le prevendite, oggi sarebbe impensabile" - Rocco Hunt 

"Mi stupisco di riuscire a finire una canzone e mi stupisco di come a volte sono belle. Tutte quelle che io pubblico mi piacciono, se le pubblico è perché mi piacciono, c'è dento una parte di me, c'è un senso, un motivo e uno stile mio. È uno stile sintetico, come nella scrittura minimalista, facendo la stssa con i testi" - Vasco Rossi

"Mi fece sentire una canzone. Lui mi guardava mentre stavo zitta. Io gli ho detto ti sei sprecato a mettere delle parole se in un brano metti solo Toffee. Mi ha risposto che anche se non piaceva a me, sperava piacesse agli altri" - Novella Rossi, mamma di Vasco

"Vasco è giovanile anche per chi non lo è. Per noi rapper diventare come Vasco Rossi sarebbe un'evoluzione, rivolgersi a un target enorme come lui" - Rocco Hunt

Parla anche Luca Rossi Schmidt con alcune parole sul padre.

"Puoi anche dire che ci sono dei OOO hanno un significato importantissimo, spesso fondamentale, come Siamo Soli, c'è un AAA che vuol dire tutto. Poi c'è chi capisce e chi non capisce rimane fuori dalla porta" - Vasco Rossi

Si parla di PIJI e di un suo video omaggio a Vasco Rossi, postato poi sulla pagina Facebook. 

Parte il racconto sul Punto Radio di Zocca.

Vasco non immaginava di diventare più di un disc-jockey. Poi tutto ha avuto inizio con la produzione "Jenny" (1977)

Viene fatto subito un parallelo video con la fase più intimista dopo gli esordi, con "Ogni volta" nel 1983.

"Vasco racconta cose piccole che nascondono un mondo. Non conta quello che dici, ma come lo dici" - Giovanni Veronesi

"Lui comprende le donne, quindi le attrae" - Chiara Civello

"Vasco è unico perché ci conosce, conosce le donne, ma non smette di essere curioso delle donne" - Claudia Gerini

Ecco alcune dichiarazioni di Vasco passate in cui lui ammette di avere una sensibilità anche femminile.

Si parla di "E dimmi che non vuoi morire"

Patty Pravo: "Siamo molto simili".

Vasco Rossi: "Lei è stata il mio mito d'adolescenza, la mia fantasia erotica. Quando scrivo per lei, scrivo come se fossi lei".

Si ritorna al giro in auto con alcune constatazioni sulla città e sul "Roxy", "The Whisky". il locale storico dove sono passate tutte le future star.

"Venendo dall'Italia, i posti per la musica qui sembrano più piccoli in confronto alle nostre discoteche. È un posto molto diverso da come lo immaginavo. Ogni posto è diverso, ogni posto è una città" - Vasco Rossi

"Essere Vasco Rossi significa essere molto complicati" - Vasco Rossi 

Si fa riferimento a "Bollicine" e alla vittoria al Festivalbar, dove arriva uno dei grandi cenni di quello che stava per diventare un enorme successo italiano.

"Dal 77 ho cominciato questa storia con questo pubblico che all'inizio erano pochi e oggi sono diventati tanti".

Ecco un filmato del 1979 con Walter Chiari.

"È grazie agli anni duri che ho scritto canzoni belle" - Vasco Rossi

"Tutti mi dicevano che c'era il nuovo Lucio Battisti. Poi arrivò questo signore, io a Zocca ho tovato un nuovo Lucio Battisti, pensavo che fossero mille a quel punto. Una stranissima canzone per l'epoca, una canzone che poteva odorare di cabaret, una canzone che poteva inventare solo un nuovo Lucio Battisti, ma allo stesso modo. Mi pregio di aver battezzato una rock star" - Renzo Arbore

Si fa riferimento al Premio Tenco del 1998 dove canta "Supermarket" di Lucio Battisti. 

"Il rock per me è come per me la moto. Una passione con la voglia di dare sempre il massimo. Una volta all'anno ci dobbiamo incontrare, così una volta all'anno vado a Bologna, lui con la combriccola, io con la mia tribù" - Valentino Rossi

"La provocazione artistica fa muovere le coscienze", dice Vasco.

"Vasco ha la capacità di fare battute molto spiritose nelle sue canzoni, il gioco di parole è anche nelle sue ultime canzoni, abile e sottile" - Giulio Giorello, filosofo

"La provocazione artistica tiene sveglie le coscienze, comprese le mie" - Vasco Rossi

"Si cambia solo quando si deve. Sicuramente le cose non rimangono mai come sono, ma cambiano continuamente" - Vasco Rossi

Ritorniamo con Vasco ospite di Sanremo 2005, quello di Bonolis: "È addentro il grande dubbio della vita", dice.

"Ho passato dei periodi in cui la curiosità se n'è un po' andata e stavo male. Oggi vedo le cose, vedo le cose sotto aspett diversi, vedo sfumature in più" - Vasco Rossi

"C'è stato un momento in cui ho scoperto Facebook, perché ti permette di sparare cazzate, di dire quello che ti pare. Ho passato un lungo periodo a casa, sono stato in ospedale per sei mesi, sono sempre stato bene. Improvvisamnte è arrivato un conto e da lì l'unica cosa che avevo il computer. Mi ha salvato, mi ha aiutato molto, c'è tutto un mondo, mi sono divertito a cercare di provocare anche se è meglio farlo con le canzoni, che mi riesce anche meglio" - Vasco Rossi

"Quando facevo Non è la Rai, ci faceva piacere essere prese in causa da una canzone" - Claudia Gerini

Si riferisce a "Delusa", anche se com'è chiaro era un'accezione negativa.

"Vasco per alcuni è una religione, è un esemplare raro della musica italiana" - Rocco Hunt

Il momento de "Il Teatro alla Scala" con i suoi arrangiamenti orchestrali di Celso Valli. Ci riferiamo a "L'altra metà del cielo". 

"È curioso che una persona che lui possa avere una sensibilità vicina a questo mondo", dice Celso Valli.

 "Io ascolto molto la musica di Vasco Rossi, ha il vantaggio enorme di non usare il politically correct, "Colpa D'Alfredo" la trovo geniale. Rappresenta in modo straordinario una certa provincia italiana e si circonda di musicisti straordinari, i migliori nel suo genere" - Enrico Rava 

"Lui non lo sa, ma nei momenti bui le sue canzoni mi facevano sentire meglio. Io avuto questa grande opportunità, dove dicevo che avrei lavato i piatti per lui per avere una sua canzone. Vasco non delude ragazzi, è proprio così come ce lo immaginiamo" - Noemi

"Un po' come Bob Dylan, la loro poetica è legata al concreto" - Chiara Civello

"La forza di Vasco è sempre stata quella di insegnarci che tutto può durare. La filosofia di Vasco è vincente, lo è lui ma è perché ha rappresentato una filosofia che vince sempre, non perde mai" - Biagio Antonacci

Si parla di Dannate Nuvole.

"Ho dei problemi per le cose che finiscono, ma tutte le cose finiscono. C'è un punto della canzone in cui sei sulle nuvole non sono tutte bianche, ma alcune sono anche dannate, mi rendo conto che non ci si abitua mai al fatto che le cose finiscono. Però le cose finiscono e noi andiamo avanti. Chissà perché, chiedo, ma rimane una domanda perché la risposta non la so" - Vasco Rossi

Jovanotti parla a Vasco in un videomessaggio ringraziandolo: "Grazie per averci liberato il corpo e le menti, per la coerenza, per l'affetto, grazie per la simpatia, per la leggerezza, per la potenza, per i concerti che fai, per la cura messa nell'arrangiamento. Grazie Vasco".

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Alessandro Alicandri