Edoardo Bennato chiude a Lucca la rassegna "Unplugged d'Autore"
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Musica

Edoardo Bennato chiude a Lucca la rassegna "Unplugged d'Autore"

Il rocker napoletano alternerà le atmosfere unplugged a quelle elettriche

Gran finale, sabato 7 marzo alle ore 21, per Unplugged d’Autore, fortunato festival organizzato al Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa a Castelvecchio Pascoli (Lucca), per rendere omaggio ai 30 anni di Videomusic.

La rassegna avrà una felice chiusura con il concerto di Edoardo Bennato, tra i massimi esponenti del rock all’italiana. Il cantautore di Bagnoli salirà prima da solo sul palco in un’inedita veste unplugged, accompagnato da chitarra e tamburello, mentre nella seconda parte  sarà affiancato dalla band per proporre in chiave rock i suoi successi.

Lo stile di Bennato si ricollega a quello di Bob Dylan, una musica raccontata dove le canzoni hanno una vera e propria trama e  uno sviluppo compiuto. Chitarra, armonica, tamburello e kazoo: queste le caratteristiche di un personaggio che nei primi anni Settanta si propone al pubblico con una linea musicale che attinge alle radici del rock'n'roll e  del blues coniugate con suoni mediterranei e tamurriate.

I testi trattano soprattutto tematiche sociali: da una parte i potenti, dall'altra i deboli, la censura e la libertà d'espressione. Così nel 1973 il "menestrello rock" Edoardo Bennato presenta al pubblico l'album Non farti cadere le braccia, il suo debutto discografico.

Il disco della svolta è Burattino senza fili del 1977, che consacra Bennato al grande successo popolare. E' un concept album che ricalca la favola di un Pinocchio moderno, con tutti i personaggi che lo circondano. L'album resta per quattro mesi al primo posto delle vendite, permettendo al cantautore di realizzare i primi videoclip di produzione italiana.

Questo straordinario exploit, tuttavia, porta Edoardo a isolarsi. Tre anni dopo, però, incide Uffà! Uffà!, che precede di soli quindici giorni - caso unico per un artista italiano - un altro album dal titolo Sono solo canzonette, da cui verrà estratto l’omonimo singolo.

Quest'ultimo ricalca la formula vincente di Burattino senza fili, l'allegoria di una favola, quella di Peter Pan. I due album si trovano appaiati in vetta alla Hit Parade dei 33 giri, scavalcando addirittura l'osannato The wall dei Pink Floyd. Bennato ha raggiunto l’apice della sua carriera.

OK Italia, inciso nel 1987, e soprattutto Abbi dubbi del 1989, dal quale è estratto il successo dell'estate Viva la mamma, riportano il musicista napoletano ai piani alti delle classifiche.

Gli anni Novanta si aprono per Edoardo con un nuovo successo, Un'estate italiana, cantato in coppia con Gianna Nannini, scelto come inno dei campionati mondiali di calcio ospitati nel nostro paese.

Nel 2003 Edoardo si mette in luce con l’intenso L’uomo occidentale, prodotto sull'onda degli avvenimenti sociali e politici che hanno sconvolto il quadro internazionale. Aspra come agli inizi della carriera è la critica all'arroganza del mondo occidentale. È in questo cllima di grandi conflitti e di crisi economica che Bennato ritrova la voglia e l'ispirazione dei tempi d'oro.

Nel 2010 pubblica due album,  La vie del rock sono finite e il live MTV Classic storytellers.

Nel 2013, in occasione dell'allestimento del nuovo musical Pinocchio il paese dei balocchi, Bennato pubblica il singolo Al diavolo il grillo parlante, che suscita molte polemiche sul web e sui social network per l'esplicito riferimento a Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle.

Bennato è oggi al lavoro sul nuovo album, di cui ancora non si conoscono il titolo e la data di uscita.

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Gabriele Antonucci