Dante: la musica mi ha salvato la vita
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Dante: la musica mi ha salvato la vita

Reduce da una disavventure giudiziaria, il cantautore calabrese torna sulla scena con un album in cui grida forte il suo amore per la musica e la libertà

Ne avrebbe fatto volentieri a meno, ma purtroppo di lui si è parlato molto anche per motivi extramusicali: colpa di un incubo iniziato nel 2003, quando Dante Brancatisano ha smesso di essere solo un artista e si è trovato addosso un'accusa terribile: quella di far parte della 'ndrangheta. Condannato, ha scontato tre anni di carcere prima che la Cassazione annullasse le sentenze a suo carico. Nel frattempo è tornato a fare musica, nell'attesa di mettersi definitivamente alle spalle quello che definisce un esempio di malagiustizia. 

Oggi esce il suo nuovo album, Sono ancora qui, prodotto da Eden Music e disponibile sia nei negozi tradizionali che sulle piattaforme digitali. Lanciato dal singolo «Così come sei», contiene nove brani che si ispirano alla canzone d'autore e possono vantare la collaborazione di alcuni nomi importanti della scena musicale italiana.

 

Dante, la prima cosa che colpisce di questo lavoro è la solarità: ci si aspetterebbe solo rabbia, invece si parla anche d'amore...

«C'è anche l'amarezza, ma non ho voluto che prevalesse. Intendiamoci, quello che ho dovuto patire, senza avere alcuna colpa, nessuno me lo potrà mai risarcire. Io però non odio nessuno, anche se quello che mi è capitato è incredibile. Può darsi che nel mio villaggio della musica (la scuola per giovani talenti che gestiva in Calabria,ndr) sia entrato qualche ragazzino proveniente da famiglie poco raccomandabili, ma io non ne sapevo niente, e comunque che colpa è?».

Resta il fatto che la sua vita si è trasformata in un incubo...

«Purtroppo è così, e l'ho raccontato l'anno scorso nel libro “Storia straordinaria di un uomo ordinario”, dedicato proprio alla mia odissea. Oa però preferisco pensare al futuro: la voglia di fare musica non mi è mai passata, e anzi la sento più forte che mai».

E allora parliamo di musica: il singolo «Così come sei» sta andando forte in radio...

«Radio Italia lo sta programmando con regolarità, e anche il videoclip è piaciuto molto. È un brano dedicato a un amore speciale, che mi ha permesso di rivivere emozioni che avevo dimenticato e di godere momenti indimenticabili».

«Sono ancora qui», invece, quasi inevitabilmente ripercorre le sue disavventure.

«È la mia rivincita verso chi mi ha fatto del male; ho dimostrato a tutti che non sono un codardo».

Ha intenzione di portare il suo cd in giro per l'Italia?

«Certamente, stiamo preparando proprio in questi giorni una serie di concerti in giro per la Penisola. Con me ci saranno gli straordinari musicisti che hanno suonato nel disco: da quel grandissimo chitarrista che è Andrea Braido al bassista Paolo Costa, da Alfredo Golino - grande alla batteria - a Luca Colombo. Abbiamo lavorato insieme già in “Via Gleno” il mio album precedente, e stiamo già raccogliendo le idee per inciderne un terzo. Gliel'ho detto, l'amore per la musica e per la vita sono più forti che mai».

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Alberto Rivaroli