Chiara: "Un giorno di sole", l'ascolto del nuovo album
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Musica

Chiara: "Un giorno di sole", l'ascolto del nuovo album

7 ottobre 2014, il secondo lavoro della vincitrice di X Factor nel 2012 è qui. La recensione

È il momento della verità. Si allontana lo scrigno dorato di X Factor, non c'è più Sanremo. C'è solo Chiara Galiazzo e la sua musica. Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un'artista, e il suo "Un giorno di sole" non farà eccezione.

Non ci sono più protezioni nè giustificazioni, c'è la musica e la sua voce.

Abbiamo per le mani il disco e abbiamo aspettato il giorno di uscita, il 7 ottobre 2014, per riascoltarlo con voi. Dopo quattro ascolti vi diremo quali sono gli aspetti del disco più interessanti. Nella musica, nel testo, nel concetto dell'album.

La nostra analisi

Si parte da "Un giorno di sole", primo singolo scritto da Daniele Magro. L'autore ed ex concorrente di X Factor ha dato vita ad alcuni grandi successi di Emma con "Schiena".

Ha una scrittura abile, fresca, raffinata ma non per questo meno pop.

Il brano mostra già il volto più evidente del disco, la voce prodigiosa di Chiara ricerca una strada meno tecnica e più espressiva. Il testo, soffice e ricco di parole inconsuete per una canzone d'amore, si mescola a sonorità parzialmente elettroniche e all'uso di una voce che si allontana dalla vena malinconica che permea "Un posto nel mondo".

Con la penna di Pacifico, Chiara ha collaborato alla musica di "Siamo Adesso". Qui è pienamente riconoscibile, anche seguendo un ritmi uptempo radiofonico, innocuo e trascinante nello stesso momento. Anche qui, la ricerca di vivacità si aggiunge, per lasciare spazio a un classico ritmo ballad in "Il rimedio la vita la cura", il brano più importante per Chiara.

Scritta ancora una volta da Daniele Magro, con il suo stile ormai inconfondibile. Un esercizio di stile molto elegante che riesce in modo solo parziale nel suo obiettivo, emozionare anche l'ascoltatore. 

"Che valore dai" è forse il brano con il migliore arrangiamento. Questo ritmo dagli echi folk, ci ha conquistato, ritrovato esplicitamente nei cori del brano "La vita è da vivere", è scritto dal suo amico Ermal Meta, un pezzo con un'energia speciale. Il legame con Ermal continua in "Il meglio che puoi dare", un lento che non ha la sua forza nei ritornelli, ma nelle strofe. 

"Nomade" è senza dubbio la prima grande canzone che incrociamo nella tracklist. Pensata per l'estate e scritta da Daniele Magro, ha le caratteristiche musicali e di scrittura per colpire l'ascoltatore al primo ascolto. Aveva le caratteristiche per essere un ottimo primo singolo. È una canzone brevissima, dura poco meno di 3 minuti.

Un piccolo salto in sonorità country in "Ruba l'amore", su testo scritto da Davide Simonetta (dei Caponord) e Piero Romitelli (ex "Amici", ha partecipato a Sanremo nei PQuadro). La delicatezza della voce di Chiara diventa introspettiva in "Amore infinito", scritta da Niccolò Verrienti, la canzone che in assoluto spinge l'acceleratore della voce, la più esplosiva e per alcuni versi, anche tra le più emozionanti. Piero Romitelli e Davide Simonetta hanno scritto anche "Il senso di noi".

Una menzione speciale va a "Qualcosa resta sempre", la canzone più bella e commovente del disco, scritta (da un brano originariamente in inglese) da Virginio Simonelli. Il giovane autore che ha recentemente lavorato con Laura Pausini, ha dato prova di grande sensibilità mostrata in parole semplici. Con un testo del genere, Chiara non poteva che esprimersi al meglio. Suoni onirici per una canzone che non si fa dimenticare.

Ascolta in streaming "Un giorno di sole"


Il giudizio finale

Chiara ha preso le redini della sua vita e della sua musica. È un disco ricco di dettagli ben studiati, c'è maggiore spontaneità dell'esordio nelle intenzioni e nell'interpretazione. La scelta di "svecchiare" il sound è più che riuscita, avvicinandosi ai suoni più in voga nel pop inglese, spaziando dal folk blues al country, fino alla tipica melodia da ballad.

La sua voce incantevole non viene messa troppo alla prova in tecnicismi, liberando (solo in parte) la personalità dell'artista. Bella la scelta di lavorare in prevalenza in autori giovani e non troppo usurati perché scrivono troppo e per tutti.

C'è ancora un lungo lavoro di indagine interiore da fare perché solo in alcuni episodi riesce a portarci davvero nel suo mondo. Chiara è incanto, sogno. C'è ancora uno strato che divide questi brani da lei definiti "biografici" con le nostre vite. È l'inizio di un ponte che potrà facilmente essere costruito nel tempo. Un filo c'è già dal 2012, oggi non è più così fragile. Ce la farà.

Il voto 


Il videoclip di "Un giorno di Sole"

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Alessandro Alicandri