Banco del Mutuo Soccorso: un tour che non puoi fermare
Daniele Mignardi Promopressagency
Musica

Banco del Mutuo Soccorso: un tour che non puoi fermare

Presentata a Roma la nuova formazione del gruppo con John De Leo, Maurizio Solieri e Arnaldo Vacca

Prenderà il via il 26 giugno, sul palco dell’Eutropia Festival di Roma, il tour Un'idea che non puoi fermare 2015 con la nuova formazione del Banco del Mutuo Soccorso.

Impossibile sostituire la voce e il carisma di Francesco Di Giacomo, morto il 21 febbraio del 2014 in un incidente stradale, ma Vittorio Nocenzi, fondatore della band-simbolo del progressive italiano, non vuole vivere di ricordi e ha presentato al Planet di Roma la nuova formazione del Banco.

Tre new entry, che sono altrettanti nomi noti dagli appassionati di rock: Maurizio Solieri, lo storico chitarrista di Vasco Rossi, John De Leo, già eccellente frontman dei Quintorigo e da molti considerato l’erede di Demetrio Stratos per il suo virtuosismo vocale, e Arnaldo Vacca, prodigioso percussionista e multistrumentista che ha collaborato con Ennio Morricone, Luis Bacalov, Antonello Venditti, Edoardo e Eugenio Bennato, Gino Paoli e Renzo Arbore.

I tre artisti avevano partecipato al concerto-tributo del 6 dicembre 2014 al Gran Teatro di Roma per rendere omaggio a Francesco Di Giacomo e sul palco è scattata la scintilla artistica, tale da far pensare a Nocenzi a una collaborazione più organica.

Dopo il concerto di debutto a Roma del 26 giugno, la tournée proseguirà a Macerata (Sferisterio, 22 agosto), Veruno (Veruno Festival, 6 settembre), Siniscola (Piazza Nuova, 9 ottobre), Palermo (Teatro Golden, 6 novembre), Catania (Teatro Metropolitan, 7 novembre) e Barletta (Paladisfida, 5 dicembre).

Non solo live, ma anche un'opera rock inedita tratta dall'Orlando Furioso che verrà presentata nei prossimi mesi.

“Alla base di tutto questo lavoro c'è una cosa fondamentale  -ha sottolineato Nocenzi-  la convinzione che quarant'anni di lavoro hanno creato un repertorio di musica e parole e l'esigenza di continuare a suonare con impegno e qualità, per rendere onore al repertorio che io e Francesco abbiamo scritto insieme".

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Gabriele Antonucci