Annalisa: l'ascolto di "Splende", il nuovo album
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Annalisa: l'ascolto di "Splende", il nuovo album

Dopo Sanremo 2015, l'album della rivoluzione interiore. La recensione

Annalisa a Sanremo 2015 non ha fatto semplicemente bella figura, ma ha dimostrato (ancora una volta) di avere delle potenzialità grandiose. Il tutto prima della pubblicazione del suo nuovo album, "Splende", di cui parliamo oggi dopo esserci presi tutto il tempo necessario per ascoltarlo.

Durante la sua ultima partecipazione nel 2013 e la pubblicazione di "Non so ballare", l'artista è apparsa opaca, come quando hai di fronte una foto di cui ti era già chiaro il significato e poi, chissà come mai, ti sfuggono i dettagli.

Gli anni passano e quel primo innamoramento che moltissimi hanno avuto al suo esordio discografico nel 2011 è rimasto lì, appeso. Chissà cos'è successo. Ma oggi l'abbiamo ritrovata più forte e motivata (e quindi più bella) di prima.

La piccola rivoluzione di questo album si ritrova nel modo in cui ha saputo ritrovare una chiave di "splendore" personale in un'ottica popolare decifrabile, comprensibile. Ma sono i testi ad avermi catturato fin dal primo ascolto. Troviamo qualcosa di profondamente personale tre le righe di quest'album, con il sapore della verità.

C'è lei...e lei aveva bisogno di esserci, finalmente.

Nelle 10 tracce più la cover "Ti sento", l'artista allarga il tiro rispetto a molte canzoni dei suoi album precedenti e si mette addosso il vestito musicale più popolare possibile, quello che Kekko Silvestre (Produttore artistico) e Diego Calvetti (Arrangiatore), conoscono bene.

È un disco che ascoltato tutto assieme ha un impatto dal sapore ballad e che nei dettagli ti fa trovare tutte le sue stupende sfumature vocali. Suadenti e di forte impatto. La sensibilità di Annalisa esce fuori allo scoperto. Anche se questa è una strada molto meno confusa rispetto al suo passato deve ancora trovare, dal punto di vista musicale, la sua dimensione personale. 

Mi ha colpito mesi fa il lavoro fatto da Annalisa in brani come "Ferire per amare" come Moreno o "Dimenticare (Mai)" con Raige, due collaborazioni in cui emerge la ventenne che senza dubbi nè incertezze ama cantare i ritmi e i suoni della sua età. E quando lo fa ne esce fuori in modo ancora più personale rispetto al mood melodico che permea questo lavoro. In "Splende" manca forse un po' di freschezza.

Questo non vuol dire che in brani come "Una finestra tra le stelle" non ne esca vittoriosa, anzi. È la canzone più bella di questo album, e non è nemmeno l'unica che vale la pena scorprire e ascoltare. "Vincerò", "Posizione Fetale", "Splende", "Un bacio prima di morire", "Se Potessi", sono alcuni esempi di canzoni belle in cui avrei forse apprezzato arrangiamenti un po' più imponenti e/o veloci, mi vien da dire anche più in linea con il pubblico che la ascolta.

Un pubblico che in questi anni si è dimostrato aperto alle novità e meno conservatore di quello che può sembrare. Non c'è cosa migliore per chi ancora deve farsi conoscere da tutti ma ha già un impatto popolare: provare a sorprendere.

"Splende" è un album che alla fine si mostrerà al meglio nella dimensione live, in concerto. Annalisa non è più solo la timida ragazza con una passione intima per la musica. Annalisa non è mai stata e mai sarà "come tutte le altre". È una bomba di energia pronta ad esplodere ancora più forte. Rimaniamo qui ad aspettare. Coraggio!

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Alessandro Alicandri