Dai Clash a Bob Marley, la storia del rock è passata da qui
Courtesy Mary Ann Bilham
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Dai Clash a Bob Marley, la storia del rock è passata da qui

Compie 50 anni il Sunset Maquis e Flair  racconta la storia del celebre hotel e studio di registrazione di West Hollywood che ha ospitato anche Elton John, Blondie e i Kiss

È una leggenda del rock ’n’ roll, a Los Angeles. E il Sunset Marquis celebra quest'anno il suo cinquantesimo anniversario con una grande cerimonia e festa (il 15 e il 16 novembre), con un nuovo face-lift, dopo un importante restauro, e con molte celebrity del rock, che si sono lasciate fotografare proprio nell'ambiente di questo hotel-resort-studio di registrazione a West Hollywood.

Gli storici frequentatori? Neil Diamond, Elton John, al ristorante, Bruce Springsteen, che ancora si vede, di tanto in tanto, Bob Marley, The Clash, Blondie, The Runaways, la scena metal degli anni '80, come Metallica, Iron Maiden, Kiss, Guns ‘N Roses, Aerosmith, Red Hot Chili Peppers e megastar come Phil Collins e Sting.

Sfogliando gli annali del Marquis si scopre che Trent Reznor e Courtney Love qui hanno avuto un'avventura e hanno inciso l’album "Sunset Marquis". Lo studio di registrazione (di proprietà del musicista Jed Leiber, figlio di Jerry Leiber, che ha scritto “Hound Dog,” “Jailhouse Rock,” “Stand by Me”), anch’esso è iconico: le star ci arrivano in macchina per un garage con un tappeto rosso.

Al tempo stesso attori come George Clooney, Owen Wilson, Billy Bob Thornton, Jennifer Aniston, Robert Pattinson, frequentano regolarmente il bar e sono clienti della galleria interna, The Morrison Hotel Gallery, con immagini fine art di rock-star.

«Tra i musicisti che hanno lavorato di recente allo studio ci sono 2 Chainz, Steven Tyler (Aerosmith), Avril Lavigne, Sarah Evans, Dave Stewart ex-Eurythmics, Julian Lennon, Miley Cyrus, Christina Aguillera, Britney Spears, Justin Biber, i talenti dello show American Idol», conferma Klaus Messner, uno dei manager del Sunset Marquis.

«Negli ultimi tempi abbiamo avuto ospiti come John Mayer, Herbert Groenemeyer, Roger Daltry, la voce degli The Who». E l’hotel-studio continua ad essere la residenza di molte star, che sorseggiano un cocktail a bordo piscina o mangiano un piatto di indie food rock (il nome del nuovo cuoco è ancora tenuto segreto, ma sarà una stella, comme il faut) in un ristorante nel verde lussureggiante del giardino. Si trovano qui le ville-rifugio con entrata privata, e lo stagno Feng Shui e le carpe Koi portafortuna. Perché, si sa, che queste celeb del rock confidano nell’immaginifico potere della musica, ma non disdegnano agevolare la buona sorte.

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Alessandra Mattanza