Avanti Italia: ecco le combinazioni per qualificarsi a Euro 2016
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Avanti Italia: ecco le combinazioni per qualificarsi a Euro 2016

Basta battere l'Azerbaigian, oppure anche due pareggi ci portano in Francia. Ma rischiamo di non essere teste di serie...

Manca davvero poco, ma è il caso non complicarsi la vita e di evitare novanta minuti di pressione e paura all'Olimpico contro la Norvegia.

L'Italia di Conte è vicinissima alla qualificazione per l'Europeo del 2016, eppure non può ancora festeggiare perchè l'aritmetica non premia il girone fin qui giocato dagli azzurri e gli ultimi 180' sono decisivi per stabilire la classifica con cui si andrà in Francia il prossimo giugno.

Il grande vantaggio della nazionale è quello di essere padrona del proprio destino, nel senso che non ha necessità di guardare ai risultati di Norvegia e Croazia per poter cominciare a prenotare i biglietti aerei.

Con una vittoria sull'Azerbaigian il 10 ottobre (Baku ore, 18) la certezza della qualificazione sarebbe anche aritmetica, oppure ci si spuò arrivare anche grazie al percorso della sofferenza e delle paure, come spesso ci è capitato in passato.

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Match point in Azerbaigian
La partita di Baku è un vero match point per la squadra di Conte. Se vince, con qualsiasi risultato, è sicura della qualficazione e chiude la porta a ipotetiche rimonte delle dirette avversarie. 

Sulla carta non si tratta di un'impresa impossibile, a patto di non dimenticare che gli azeri ci hanno fatto soffrire più del dovuto all'andata e che nel 2015 non hanno mai perso in casa.

Se per caso contro l'Azerbaigian dovesse andare male (ma non malissimo), ci sarebbe la seconda chance a Roma dove arriverà la Norvegia (13 ottobre, ore 20:45) che ci segue in classifica. Qui si dovrebbe ricorrere ai confronti diretti che ci vedono favoriti: possiamo anche essere superati dalla Croazia, che gioca contro Bulgaria e Malta e può raggiungere quota 20 punti, ma in caso di pareggio con la Norvegia e di arrivo insieme alla stessa altezza saremmo favoriti dal successo di Oslo all'andata.

Conte rischia di non essere testa di serie
Diverso il capitolo teste di serie per Euro 2016, il primo allargato a 24 squadre. Il sorteggio si terrà il 12 dicembre a Parigi e fino a quando non sarà completato il tabellone delle partecipanti sarà impossibile avere certezze.

Qualcosa, però, si può dire: Francia (paese ospitante), Spagna (campione in carica), Germania e Inghilterra sono sicure di trovarsi nella prima urna, quella nobile.

Le due rimanenti palline saranno occupate da due nazionali di un lotto ristretto: Portogallo, Belgio, Olanda e Italia in ordine di possibilità. Il regolamento non è semplice e rimanda al ranking Uefa per nazionali (non quello per club) dove gli azzurri sono al momento in sesta posizione.

Ecco cosa deve fare l'Italia per essere testa di serie
Per avere l'urna delle teste di serie ed evitare accoppiamenti complicati, l'Italia deve vincere entrambe le partite contro Azerbaigian e Norvegia e, se possibile, farlo segnando tanti gol.

La posizione nel ranking dipende, infatti, anche dalla differenza reti e noi ce la giochiamo con il Belgio che ha da giocare il jolly Andorra.

Per non perdersi nei meandri dei calcoli, basta tenere a mente questa semplice regoletta: la nazionale di Conte dovrà uscire dagli ultimi 180 minuti avendo una differenza di +3 rispetto al Belgio relativa alle due gare che chiudono i rispettivi gironi Altrimenti sono davanti loro e bisogna sperare nel suicidio del Portogallo...

Portogallo favorito
Cristiano Ronaldo ha in mano il proprio destino, sia per la qualificazione sia per la posizione nelle urne del 12 dicembre.

Giocherà contro Danimarca e Svezia e gli bastano due vittorie con qualsiasi risultato per essere sicuro di entrare nelle prime posizioni del ranking e occupare uno dei due slot rimasti ancora liberi.

Se pareggia contro Danimarca o Svezia rimette in gioco le altre.

L'Olanda al momento è tagliata fuori, ma se dovesse fare il miracolo di agguantare i playoff e poi qualificarsi vincendoli potrebbe scavalcare tutti in extremis e diventare testa di serie.

Un vero paradosso per la nazionale più deludente tra le grandi in questo lungo cammino verso Euro 2016.

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Giovanni Capuano