I milanesi e i loro armadi: le foto di Pietro Baroni
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I milanesi e i loro armadi: le foto di Pietro Baroni

Venticinque milanesi ritratti davanti al loro armadio: il progetto Milan Closets del fotografo meneghino in mostra allo Spazio Espositivo PwC di Milano

Ha inaugurato ieri a Milano, allo Spazio Espositivo PwC, la mostra Milan Closets di Pietro Baroni, che presenta 25 ritratti di milanesi in posa davanti al loro armadio. Si tratta di una selezione dei lavori realizzati dal fotografo milanese nell'ultimo anno, parte di un progetto, iniziato un anno fa, che comprende ad oggi un centinaio di immagini, a dar forma a un vero e proprio "studio sociale" dei guardaroba dei milanesi - di tutte le età e professioni, status sociale e intellettuale - e degli "scheletri" che nascondono. Spalancate le ante, si svelano passioni, manie, feticci, ricordi o imbarazzanti gingilli.

 

Si va da una coppia di tatuatori a un professore di neuroscienze, da una cosplayer vestita da Lamù a una famigliola amante dei viaggi. Spiccano tra gli altri l'anima rosa Schiapparelli della studentessa Chiara, il borsone-armadio del globetrotter Gianfranco, l'immagine di Kennedy nella stanza dell'ironica e-book editor Marina, la preziosa kippah del giornalista Massimiliano o lo sguardo provocante di Medea, modella di nudi artistici, biker per passione. Un campionario umano da gruccia nel quale tutto è concesso. 

 

«L’idea di Pietro Baroni è davvero felice: raccontare tante persone attraverso i loro armadi, per lo più di vestiti (ma non solo). Si badi: il focus non è sullo stile abbigliamentario. No, qui il protagonista è proprio il guardaroba: a volte la stanza, più spesso il mobile, raramente un mucchietto di capi e di altri oggetti domestici e ‘privati’. La scelta di questo singolare punto di vista s’è dimostrata inconsueta, divertente, significativa: la raccolta e l’esposizione delle proprie cose è un racconto di sé che, diverso da soggetto a soggetto, rende conto della molteplicità degli umani e la esalta. Colpisce non solo la pluralità di capacità di spesa, valori, gusti, passioni delle persone ritratte. Baroni ci ricorda che non esiste un “io in sé”, vero, oggettivo. No, ciascuno di noi è rappresentazione, messa in scena: ogni foto è un pezzo di teatro, nel quale il personaggio calza una maschera e recita la parte che ha definito per se stesso». Enrico Finzi, ricercatore sociale, presidente di AstraRicerche.

 

Milan closets di Pietro Baroni

a cura di Laura Davì 

Dal 14 al 22 maggio 2013
Spazio Espositivo PwC 

via Monte Rosa 91, Milano 

Pietro Baroni

Ismael (lavoratore al mercato ortofrutticolo)

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