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Madonna: foto degli esordi in mostra a Bologna

La Galleria ONO Arte Contemporanea presenta la collettiva "The Rise of a Star": 60 scatti, anche inediti, della grande diva pop

Inaugura il 19 novembre, presso la Galleria ONO Arte Contemporanea di Bologna, la collettiva MADONNA: The Rise of a Star: in esposizione circa 60 scatti, alcuni totalmente inediti, che ritraggono la grande icona pop nel primissimo periodo della sua carriera.

A documentare le origini e i primi cambiamenti di stile della forse più longeva icona della storia musicale, le fotografie di George DuBose, Deborah Feingold e Peter Cunningham. Di quest'ultimo vengono presentate in anteprima mondiale anche alcune immagini esclusive, parte di un rullino che il fotografo pensava di aver smarrito.

Siamo nel 1982 quando Peter Cunningham, fotografo canadese con studio a New York, riceve una telefonata dall'amica Liz Rosenberg, all'epoca pubblicista per la Warner Bros, perché organizzi velocemente un servizio fotografico per una delle sue nuove clienti, di cui era particolarmente entusiasta: una certa Madonna, che a suo dire sarebbe diventata "la nuova Marilyn Monroe". A Cunningham il nome non dice nulla - all'epoca la cantante aveva a stento registrato un demo - e sorride all'affermazione della Rosenberg.

Il giorno fissato per lo shooting Madonna si presenta sola, e da sola si trucca e prepara gli abiti per il servizio, compresi di cintura borchiata che le penzolava fino a metà gamba. Dal momento in cui Cunningham impugna la macchina fotografica, tutti i suoi dubbi svaniscono. Davanti alla camera, infatti, Louise Veronica Ciccone inizia a scherzare e a giocare e a ogni suo cambio d'abito segue un "cambiamento della personalità", della "persona" messa in scena.

Il servizio dura più di sei ore e non si conclude nello studio fotografico, ma prosegue per le strade di New York, a Soho, dove Madonna continua a "performare" davanti all'obiettivo: corre e salta coinvolgendo gli ignari passanti, gioca a nascondino nei vicoli tra le case, si abbassa la zip dei pantaloni sui gradini di una chiesa o finge di essere crocifissa sulla staccionata di un giardinetto.

È ancora nel 1982 che Deborah Feingold immortala Madonna per la rivista Star Hits, fotografandola per quello che era: una giovane ragazza ambiziosa con un forte senso dello stile e una forte presenza scenica. Il giorno dello shooting, la giovane cantante arriva nel piccolo appartamento della Feingold a New York, utilizzato dalla fotografa anche come studio. A Deborah basta mezz’ora per prendere confidenza con il suo soggetto e realizzare un servizio in cui una la futura diva gioca sul set con diversi elementi, dando
dato vita a una serie di scatti consapevoli, sensuali e determinati.

Un anno prima, nell'autunno del 1981 Liz Rosenberg aveva contattato invece George DuBose, all'epoca uno dei fotografi che immortalavano la vita notturna newyorkese, chiedendogli di andare a fotografare una nuova band, in concerto all'Uncle Sam di Long Island e dicendogli di focalizzarsi soprattutto sulla cantante, Madonna. 

Anche in quell'occasione la futura regina del pop cambia numerosi abiti di scena, confermando un trasformismo che negli anni sarebbe diventato quasi un marchio di fabbrica. DuBose la reincontra la stessa sera in un altro locale di Manhattan, il Danceria, in cui Madonna si esibiva cantando e ballando sulle note registrate di una cassetta, accompagnata solamente dal fratello e da una ballerina. Da quella sera, in cui Madonna sarà notata da molti, inizieranno a chiamarla per esibizioni in tutto il nord degli Stati Uniti. 

MADONNA: The Rise of a Star
19 novembre 2015 – 10 gennaio 2016
Galleria ONO Arte Contemporanea
Via Santa Margherita 10 Bologna 

Madonna, 1982
© Peter Cunningham
Madonna, 1982.

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