Arriva l’app per l’assistenza domiciliare
ANSA / US POLIZIA DI STATO
Economia

Arriva l’app per l’assistenza domiciliare

Molti italiani 40enni e 50enni devono prendersi cura dei figli e dei genitori contemporaneamente. Ma lo smartphone può aiutarli

I sociologi statunitensi la chiamano da molti anni la sandwich generation. E' la generazione di 45-50enni che nella vita familiare deve cimentarsi su due fronti, entrambi ugualmente impegnativi: deve badare ai figli ancora minorenni e, nello stesso tempo, deve prendersi cura anche dei genitori o dei suoceri anziani.


Contatto frequente

Secondo una ricerca della Doxa condotta in diversi paesi europei, gli italiani di mezza età hanno molti più contatti con i loro familiari anziani rispetto ai coetanei di molti altre nazioni. A Sud delle Alpi, per esempio, il 41% dei 40-50enni parla al telefono con i genitori o i suoceri almeno due volte al giorno contro il 21% dei britannici, il 16% dei francesi e il 15% dei tedeschi. E anche le visite a domicilio sono più frequenti: in Italia, infatti, i 35% delle persone di mezza età va a trovare tutti i giorni la madre o il padre anziani mentre nel resto d'Europa la quota oscilla tra il 21 e il 25%.


Nuova app

Per gestire i propri impegni quotidiani, oggi la sandwich generation sembra poter contare su un nuovo alleato: lo sviluppo delle tecnologie mobili spinto dalla diffusione degli smartphone, i telefonini di nuova generazione. Easy Life, una società multinazionale con sede a Londra ma con soci italianissimi, ha creato per esempio Famil.care, un'applicazione mobile che permette di prendersi meglio cura di genitori e figli. Grazie a questa app, che prevede il pagamento di un canone di 5,99 euro mensili, gli anziani possono per esempio creare un filo diretto con i propri figli e familiari, inviando con lo smartphone segnali di emergenza e richieste di soccorso urgenti in caso di problemi di salute o cadute accidentali.


Anche i figli al sicuro

Servizi analoghi sono disponibili per i figli minorenni che con Famil.cre possono richiedere il pronto intervento dei genitori in caso di necessità. Certo, qualche giovane dovrà rinunciare a un po’ di privacy visto che, tra i servizi di questa nuova app, c’è anche l’invio di una segnalazione non appena vengono messe in atto certe condotte “birichine” come il superamento dei limiti di velocità col motorino o l’allontanamento da luoghi sicuri come la scuola o la palestra. Prima di giungere direttamente a mamma e papà, tuttavia, la segnalazione arriva innanzitutto al giovane, che ha dunque un po’ di tempo per mettersi in riga.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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