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Economia

Flat tax per ricchi: spiegato

I "paperoni" interessati a fissare la propria residenza in Italia potranno pagare un’imposta unica di 100mila euro

Il governo lancia una vera e propria campagna fiscale e, attraverso una flat tax, decide di attirare super ricchi desiderosi di fissare in Italia la propria residenza. Complice anche le turbolenti situazioni economiche e politiche che, per ragioni diverse, affrontano Paesi come la Gran Bretagna, il Venezuela e la Turchia, solo per fare qualche esempio, questo potrebbe essere infatti il momento ideale per cercare di convincere ricchi redditieri a trasferirsi nel nostro Paese. Ma per rendere questa scelta conveniente da un punto di vista economico ecco l’idea di introdurre appunto una flat tax, una tassa fissa annuale pari a 100mila euro, da pagare per risolvere qualsiasi problema con il nostro fisco.

Flat tax, una tassa come speranza


I dettagli dell’iniziativa sono stati chiariti in queste ore da una circolare ad hoc dell’Agenzia delle entrate. In pratica il meccanismo funzionerà in questo modo. Un ricco possidente che decida attualmente di trasferirsi nel nostro Paese dovrebbe pagare le tasse non solo sul reddito generato in Italia, ma anche su quelli relativi ad attività svolte in altri Paesi. Considerando le nostre aliquote, che sono del 43% quella massima sull’Irpef, e del 26% quella sulle attività finanziarie, si tratterebbe di un esborso non da poco se consideriamo grandi capitali. E allora il governo cosa decide di fare: invita il ricco imprenditore, manager, finanziere o quant’altro a venire in Italia, con l’assicurazione che dovrà pagare “solo” centomila euro per l’attività che svolgerà nel nostro Paese, più altri 25mila per ogni familiare a carico.

Flat tax: perché può essere una tassa equa


Per quanto riguarda invece gli altri redditi di cui dovesse essere titolare, essi continueranno ad essere tassati negli altri Paesi con le relative aliquote locali. Un invito davvero generoso, che tra l’altro potrebbe essere raccolto non solo da stranieri facoltosi, ma anche da italiani che da almeno dieci anni hanno deciso, proprio per ragioni fiscali magari, di trasferire all’estero la propria residenza. Ovviamente ognuno dovrà farsi i propri conti, ma non c’è dubbio che, stime alla mano, già chi dovesse detenere un patrimonio tra i 15 e i 20 milioni di euro, potrebbe trovare molto conveniente la proposta, visto che si troverebbe a pagare circa la metà del dovuto, ovvero i famosi 100mila euro, invece dei duecentomila che scaturirebbero dalla normale applicazione delle attuali aliquote fiscali.

Flat tax, ecco a chi conviene e a chi no


E pare proprio che dietro il lancio di questa nuova flat tax, ci sia stata un’attenta analisi delle aspirazioni di molti "paperoni" sparsi in giro per il mondo, visto che si stima che almeno un migliaio finora abbiano già preso in seria considerazione l’idea di venire a trascorrere la propria vita in una delle tante località incantevoli del nostro Paese, al costo annuale decisamente abbordabile di soli 100mila euro. Vedremo dunque quanti saranno poi realmente a sfruttare questa nuova opportunità.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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