Fisco più facile in cinque mosse
Angelo Carconi/Ansa
Economia

Fisco più facile in cinque mosse

Domani il consiglio dei ministri dovrebbe approvare un decreto sulle semplificazioni per rendere più snelli i versamenti delle tasse. I provvedimenti in dirittura d'arrivo e quelli ancora allo studio

Rendere più facile la vita ai contribuenti. E' il prossimo obiettivo (o l'ultima promessa) del governo Renzi che domani, nel consiglio dei ministri, dovrebbe approvare un pacchetto di provvedimenti di semplificazione fiscale, per le famiglie e le imprese. Alcune misure potrebbero essere incluse subito in un decreto attuativo del disegno di legge fiscale, già varato nella primavera scorsa dal Parlamento. Restano però in sospeso alcune riforme annunciate da tempo, come quelle delle detrazioni irpef e del Catasto. Ma ecco, più nel dettaglio, una panoramica sui provvedimenti in cantiere e su quelli ancora allo studio.

730 PRECOMPILATO

Già da domani, nel decreto sulle semplificazioni, potrebbe entrare il provvedimento sul modello 730 precompilato. Nel 2015, circa 18 milioni di contribuenti non dovranno più recarsi in un centro di assistenza fiscale per presentare la dichiarazione dei redditi, ma riceveranno a casa il 730 (probabilmente per posta elettronica o comunque per via telematica). Il modello conterrà tutte le informazioni già in possesso del fisco (redditi, detrazioni per familiari a carico, rendite catastali degli immobili). Spetterà al contribuente integrare la dichiarazione con altri documenti, se ha diritto a ulteriori detrazioni e vuole usufruirne.

RIMBORSI IVA

Per le aziende che richiedono un rimborso dell'iva già versata, non sarà più necessario presentare una fideiussione bancaria se l'importo in questione è inferiore a 15mila euro. Va ricordato che l'obbligo di fideiussione esiste allo scopo di tutelare l'amministrazione finanziaria nel caso in cui, in seguito a un successivo accertamento dell'Agenzia delle Entrate, venisse riscontrato che il rimborso iva non era dovuto e che l'azienda è obbligata a restituire le somme già ottenute.

OPERAZIONI CON L'ESTERO

Sono in arrivo delle procedure più snelle per quanto riguarda i rapporti delle aziende con i paesi esteri e in particolare con quelli presenti nella black list (nella lista nera) dell'Agenzia delle Entrate, cioè classificati come paradisi fiscali. La comunicazioni sulle operazioni svolte dalle imprese con paesi presenti nella lista nera del fisco saranno obbligatorie soltanto per importi superiori a 10mila euro e dovranno essere presentate una volta all'anno (e non più, come avviene oggi, ogni mese oppure ogni trimestre).

CATASTO

Nel consiglio dei ministri di domani, non ci sarà probabilmente la prevista riforma del Catasto, che sta andando avanti ma richiede almeno un anno di tempo per arrivare in porto. Il disegno di legge delega sul fisco, approvato nella prima vera scorsa, prevede infatti un programma molto ambizioso, che dovrebbe portare a una revisione dei valori degli immobili su tutto il territorio nazionale, per adeguarli meglio ai prezzi correnti di mercato.

DETRAZIONI

E' uno dei punti più spinosi della riforma fiscale che il governo intende avviare nei prossimi mesi. Non è ancora chiaro, infatti, se già domani verranno adottate misure concrete in materia di detrazioni. Da tempo, nella maggioranza, c'è chi spinge per aumentare le agevolazioni fiscali per le famiglie molto numerose, che sono state escluse dal Bonus Irpef, cioè dal recente taglio delle tasse sui salari, con cui il governo Renzi ha messo 80 euro in più nelle buste paga di oltre 10 milioni di lavoratori dipendenti. Il premier vorrebbe introdurre dal 2015 il quoziente familiare , cioè un sistema di tassazione già adottato in Francia, che premia i contribuenti con molti figli a carico, sottoponendoli a un'aliquota fiscale più bassa rispetto ai single. Se applicato immediatamente, il quoziente familiare comporterebbe però un costo notevole per le casse dello stato (la Cgia di Mestre, per esempio, ha stimato una cifra nell'ordine di 20 miliardi di euro all'anno).

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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