Canone Rai: pagare meno, pagare tutti, anche con pc o tablet
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Canone Rai: pagare meno, pagare tutti, anche con pc o tablet

La tassa verrà accorpata alla bolletta della luce, per combattere un’evasione stimata in 450 milioni di euro

La rivoluzione del canone Rai, da tempo annunciata, potrebbe a breve essere realtà. Il governo Renzi avrebbe infatti intenzione di dare il via libera ad una riforma che si potrebbe definire epocale, perché legherebbe il pagamento della tassa di concessione sui televisori, alla bolletta della luce. Un espediente questo di cui si parla da anni, e che forse riuscirebbe a combattere un’evasione del canone stimata in circa 450 milioni di euro all’anno. Ma come spiega oggi il Messaggero, quello dell’accorpamento del canone alla bolletta elettrica non sarebbe l’unica novità.

Canone Rai, ecco come potrebbe cambiare


Nelle intenzioni dell’esecutivo ci sarebbe infatti l’obiettivo di abbassare l’importo attuale del canone, fissato per quest’anno a 113,50 euro, portandolo ad una cifra che viene stimata tra i 35 e gli 80 euro, a seconda dell’indicatore Isee, con una media di circa 60 euro. Questo sarebbe proprio il frutto dell’allargamento della platea di contribuenti, che attualmente vede una vasta fetta di questi ultimi sfuggire al versamento annuale. Tra l’altro il pagamento in bolletta diventerebbe automatico, e resterebbe in capo al cittadino dimostrare eventualmente di non possedere un televisore e di non essere dunque tenuto al pagamento del canone.

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Su questo fronte però le norme si faranno ancora più stringenti, perché il governo vorrebbe attuare anche il progetto, più volte annunciato e poi ritirato dalla Rai, di far pagare il canone anche per i tutti i tipi di terminali elettronici in grado di recepire i programmi televisivi: il riferimento ovviamente è agli smartphone, ai tablet e ai computer. Device tecnologici diffusi praticamente un po’ in tutte le case, ragion per cui diventerà davvero difficile per un qualsiasi cittadino dimostrare di non essere in condizione tecnologica di ricevere in nessun modo un programma televisivo del servizio pubblico. Le misure così concepite dovrebbero essere in grado di portare nelle casse della Rai 1,8 miliardi di euro, che è poi il gettito attualmente stimato del canone.

Canone Rai: pagarlo? Si, no e perché


Nessun aumento di introiti dunque per Viale Mazzini, che pure è stata chiamata a fare fronte in questi mesi a politiche di spending review con tagli di bilancio forzato che il governo ha fissato in circa 150 milioni di euro. Tra l’altro i tempi con i quali la rivoluzione del canone dovrebbe diventare realtà potrebbero essere davvero molto stringenti. Qualcuno sostiene che il governo potrebbe inserirla addirittura nella legge di stabilità attualmente in discussione in Parlamento, con la prospettiva di diventare legge a partire già dal 2015. In alternativa il Consiglio dei ministri potrebbe elaborare un decreto ad hoc, che dovrebbe però vedere la luce comunque in tempi rapidi. L’unica incognita resta quella legata al parere dell’Authority dell’Energia che sull’inserimento del canone nella bolletta della luce, potrebbe ravvisare gli estremi di una violazione della privacy. Rilievi che però per il momento non sembrano preoccupare il governo, deciso ad andare fino in fondo con la rivoluzione del canone.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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