730 precompilato, cosa cambia dal 2016
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Economia

730 precompilato, cosa cambia dal 2016

La dichiarazione fiscale predisposta dall'Agenzia delle Entrate includerà più voci di prima. Ma c'è il rischio di intoppi

I contributi per le pensioni integrative, le spese universitarie e persino quelle funebri. Sono alcune voci che dal 2016 potrebbero rientrare (ma non è detta l'ultima parola) nel 730 precompilato, cioè la dichiarazione dei redditi inviata ogni anno dal fisco ai contribuenti, con i principali dati già scritti. A dirlo è stata Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle Entrate, di fronte alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria.


730 precompilato, istruzioni per l'uso


Il 730 precompilato, è bene ricordarlo, ha debuttato nel 2015 e ha coinvolto quasi 19,5 milioni di italiani. Di questi, oltre 1,4 milioni hanno operato con il fai-da te, cioè hanno consultato autonomamente la dichiarazione su internet, in alcuni casi modificandola da soli e restituendola poi per via telematica. Più di 17 milioni di contribuenti, invece, si sono rivolti ai Caf (i centri di assistenza fiscale) delle associazioni di categoria e dei sindacati.


730 precompilato, come integrarlo correttamente


Per Orlandi, l'operazione è stata senza dubbio un successo, come dimostra l'aumento complessivo dei 730 utilizzati dai contribuenti italiani: dai 18,5 milioni del 2014 si è passati ai 19,5 milioni circa del 2015. Proprio per questa ragione, l'Agenzia delle Entrate si sta adoperando per aumentare il numero delle voci incluse nella dichiarazione precompilata. Finora, è bene ricordarlo, i modelli predisposti nel 2015 e spediti ai cittadini includevano soltanto i dati principali sul lavoratore e il pensionato, cioè i redditi percepiti, le detrazioni spettanti per i familiari a carico, quelle per le ristrutturazioni edilizie già avviate o per il pagamento delle assicurazioni sulla vita.


Il 730 precompilato e il tesoretto inatteso per il governo


Sono rimaste escluse alcune voci, come le detrazioni per le spese mediche, per le rette universitarie dei figli a carico o per le spese funebri. Inoltre, nel 730 precompilato non erano indicati neppure i costi per i lavori di ristrutturazione, quando il loro inizio risaliva al 2014 e il contribuente non aveva mai indicato, nelle dichiarazioni degli anni precedenti, le spese sostenute per i lavori. Con il 730/2016, anche tutte queste voci finora escluse dovrebbero finalmente essere riportate già scritte sulla dichiarazione, assieme alle spese mediche, la cui indicazione era già in programma da tempo.



730 precompilato: le difficoltà dei consulenti del lavoro


Qualche intoppo burocratico, però, potrebbe complicare le cose. Per rientrare nel 730 precompilato, infatti, i dati sulle spese sostenute dovranno essere inviati all'amministrazione finanziaria da tantissimi soggetti diversi, come le università, i gestori delle previdenza integrativa o le farmacie. Tra le categorie interessate, tuttavia, c'è già chi si dichiara  impreparato a svolgere questi adempimenti. E' il caso per esempio dei medici specialisti che svolgono la libera professione, i cui organismi di categoria hanno protestato vivamente di fronte alle novità in arrivo. Secondo le associazioni dei camici bianchi, molti professionisti del settore sanitario non hanno le dotazioni informatiche né il tempo materiale per mettersi a inviare tutti i dati delle loro fatture all'amministrazione finanziaria. Per questo, l'ampliamento delle voci nel 730 precompilato potrebbe incontrare sulla propria strada molti più ostacoli del previsto.


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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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