La PushApp dedicata alle elezioni 2013
Economia

La PushApp dedicata alle elezioni 2013

Poteva mai mancare una app dedicata alle elezioni che ci aspettano a breve? Beh, certo che no. E così PushApp sforna l’ultima delle sue creazioni: nasce Elezioni 2013 – Termometro Elettorale. Me ne parla Marco Vladovich Relja, che …Leggi tutto

Poteva mai mancare una app dedicata alle elezioni che ci aspettano a breve? Beh, certo che no. E così PushApp sforna l’ultima delle sue creazioni: nasce Elezioni 2013 – Termometro Elettorale. Me ne parla Marco VladovichRelja, che ho modo di conoscere solo tramite la finestra che mi si apre sul computer grazie a Skype, anche se avrei decisamente preferito una bella chiacchierata sul lungomare napoletano, dove vivono lui e i suoi colleghi.

L’applicazione in questione si scarica gratuitamente e serve a registrare l’indice di gradimento dei principali candidati premier, ovvero Berlusconi, Bersani, Grillo e Monti, alle prossime elezioni. Si collega direttamente a Twitter digitando l’hashtag #elezioni2013 seguita dal nome del candidato di cui si vuole dare un parere positivo o negativo e, alla fine, basta aggiungere SI oppure NO. Ovviamente questo “voto” può essere seguito da un commento che spiega il giudizio espresso. Questi indici di gradimento risultano sballati rispetto ai sondaggi ufficiali e questo perchè, ad esempio, non tutti gli italiani sono iscritti a Twitter, oppure perchè, anche se ce l’hanno, non tutti scaricano la app, oppure ancora perchè, anche se la scaricano, non necessariamente la usano. A parte i sopracitati limiti, l’utilità risiede nel fatto che gli utenti abbiano la possibilità di suggerire consigli ai politici in questione e, viceversa, di leggere i diversi pareri, cosa che dovrebbe essere d’aiuto non solo agli elettori ma, soprattutto, ai quattro interessati.

Indice di gradimento dei candidati premier

“Non siamo una vera e propria startup Elena, siamo più una software house” ed io, dopo qualche secondo di silenzio nel quale cerco di inventarmi una risposta che faccia vedere quanto sono preparata in merito, ribatto sconfitta:”Ah capisco, una software house! Mh, e cosa sarebbe?”. La risposta è molto più semplice del previsto, ovvero significa che PushApp crea prodotti sia ideati dai componenti del team, sia commissionati dai clienti a seconda delle diverse esigenze, insomma, quella che da me è sempre stata chiamata “azienda che produce software”.

Oltre a Marco, che è il mobile marketer (nonchè ragazzo immagine) del gruppo, dietro questo progetto imprenditoriale ci sono Ottavio Sgrosso, iOS developer e Ivan Paudice, graphic designer. Con un’età media di ventott’anni, si conoscono da quando sono bambini. A loro si aggiungono Alessandro Di Martino e DomenicoCerasuolo, due sviluppatori che si sono concentrati maggiormente su progetti specifici.

Team PushApp

Team di PushApp: da sin. Ivan Paudice, Marco Vladovich Relja e Ottavio Sgrosso

Tra le varie creazioni di questi cinque ragazzi ci sono app più o meno serie: iWaitHer, che permette di tenere il conto di quanto tempo una fidanzata accumula di ritardo ogni volta che la si aspetta, dimostrandole che non sono solo “cinque minutini perchè stavo finendo il trucco!”, oppure I tuoi Diritti, che consente ai cittadini dell’Unione Europea di fare domande e avere risposte su diversi temi di comune interesse divisi in otto tematiche tra cui istruzione, lavoro e viaggi, oppure ancora GroupApp, che dà l’opportunità agli utenti di scaricare gratuitamente in un determinato giorno una app che generalmente è a pagamento ed, infine, Punti Burraco, creata per tenere il conto dei punti accumulati durante una vera partita a burraco, cosicché il giocatore possa buttare via carta e penna una volta per tutte.

Bene, dopo un’oretta circa di conversazione sono soddisfatta perchè ho approfondito la mia cultura riguardo al mondo delle app grazie a Marco e, soprattutto, perchè so a chi rivolgermi se me ne viene in mente una da fare.

 

 

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Elena Lavezzi

Nata nel 1987 in Piemonte, mi sono trasferita a Milano per studiare Economia Aziendale all’Universitá Bocconi. Dopo la laurea, ho lavorato un anno tra l’Italia e gli Stati Uniti in diversi contesti professionali. Ho deciso poi di frequentare un Master di Marketing alla ESCP Europe, che mi ha portata a vivere tra Londra e Parigi. Ho ancora negli occhi il fascino misterioso del Marais, ma ho capito che non posso trascorrere periodi troppo lunghi  lontana dalla Madonnina. Attualmente faccio parte del team di una start-up.

Dalla grande passione per la radio nasce "Start Up The Volume", il format di Radio Bocconi interamente dedicato al mondo delle start-ups.

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