Rc auto, come può cambiare
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Rc auto, come può cambiare

Pronta una riforma che mira a combattere le frodi e che prevede anche la riparazione diretta dei veicoli da parte delle compagnie

Dal decreto Destinazione Italia di Enrico Letta alla Legge di stabilità del governo di Matteo Renzi: è questa la parabola della riforma dell’Rc Auto che annunciata e non realizzata dal precedente esecutivo potrebbe trovare proprio nelle prossime settimane piena compiutezza. Si tratta di un pacchetto di norme il cui obbiettivo ultimo è quello di abbassare il numero delle frodi e consentire dunque agli automobilisti di pagare premi assicurativi meno onerosi. Ma vediamo nel dettaglio quali dovrebbero essere le principali novità di una riforma che, come accennato, potrebbe entrare nella prossima legge di stabilità oppure essere tramutata in realtà con uno specifico decreto.

Scatola nera e ispezioni

Nell’intento di ridurre costi e spese accessorie dal 2015 verrebbe introdotta la cosiddetta scatola nera. In pratica le compagnie assicurative potranno proporre al proprio cliente (non esisterà un vero e proprio obbligo in questo senso) di adottare a bordo del proprio veicolo una scatola nera, un dispositivo che cioè, come negli aerei, registri tutte le manovre eseguite. Si tratterebbe dunque di un monitoraggio completo delle velocità sostenute, degli spostamenti eseguiti e di qualsiasi altra manovra che potrebbe ad esempio essere determinante nello spiegare e chiarire la dinamica di un incidente. A fronte dell’installazione della scatola nera ovviamente l’automobilista si vedrebbe ridurre in maniera cospicua il premio assicurativo, visto che le sue registrazioni avrebbero il valore di prove legali in caso di una chiamata in giudizio.

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Tra l’altro c’è da specificare che l’adozione della scatola nera potrà essere proposta anche ai possessori di motociclette. Parallelamente all’installazione delle scatole nere, le compagnie assicurative potranno anche invitare gli automobilisti propri clienti a sottoporsi ad ispezioni accurate del veicolo che ne attestino la perfetta idoneità alla circolazione. Anche in questo caso agli utenti che aderissero a questo tipo di iniziativa verrebbe offerto in cambio uno sconto sul premio assicurativo.

Risarcimenti e bonus/malus

Un altro passo importante verso una migliore regolamentazione del sistema assicurativo dovrebbe consistere nell’introduzione della possibilità per le compagnie di provvedere alla diretta riparazione del veicolo invece di erogare un risarcimento. In questo caso, la stessa compagnia potrà proporre al cliente, alla stipula del contratto, il divieto di cessione del diritto di risarcimento ancora una volta con conseguente riduzione del premio.

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E ancora, sempre nei contratti stipulati tra assicurazioni ed assicurati, dovranno essere specificate le informazioni dettagliate sull’influenza di bonus e malus sul premio pagato dall’automobilista.

Altre novità

Per gli autobus poi, anche in seguito a recenti terribili tragedie della strada, sarebbe in arrivo un aumento dei massimali minimi che però, secondo quanto assicurato dal sottosegretario allo Sviluppo economico Simona Vicari che si sta occupando della riforma dell’Rc auto, non comporteranno un aumento dei premi. Infine, nelle intenzioni del governo ci sarebbe anche la definizione di una sorta di “tabella unica nazionale per le macrolesioni”.Uno strumento che permetterebbe di aumentare la correttezza di molte dispute tra compagnie e assicurati e dovrebbe portare a una riduzione dei premi di oltre il 3%, secondo le stime elaborate in materia dall’Ania, l’associazione che riunisce le compagnie assicurative.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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