Prezzi, tutti i rincari del 2013
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Economia

Prezzi, tutti i rincari del 2013

Secondo le stime di Federconsumatori la stangata sarà di 1.490 euro a famiglia. Aumenti più contenuti per gas, luce e carburanti.

Il 2013 ormai alle porte porterà con sé aumenti di prezzi e tariffe significativi anche se più contenuti rispetto a quelli registrati nel 2012. Lo ha calcolato, come di consueto, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori secondo cui la stangata sarà comunque elevata: in totale si tratta di 1.490 euro in più a famiglia.

Una somma di poco superiore allo stipendio medio mensile di un italiano che se ne andrà in fumo per mantenere il tenore di vita ai livelli del 2012, un anno che ha registrato tuttavia un aumento record di prezzi e tariffe pari a 2.333 euro, stando almeno alle precedentistime di Federconsumatori divulgate lo scorso 18 agosto.

Ma ecco, in dettaglio, i maggiori rincari previsti per il prossimo anno, quando l’Iva salirà al 22% a partire dal primo luglio e le addizionali territoriali peseranno 163 euro in più a famiglia.

ALIMENTI E SCUOLA

Per comprare gli alimenti, quindi, spenderemo 299 euro in più rispetto al 2012 (+5%), mentre per i detersivi i prodotti per la casa e i derivati del petrolio il rincaro sarà di 115 euro annui.

Per mandare i figli a scuola, invece, la spesa aumenterà di 94 euro, considerando l’aumento delle tariffe per le mense e dei prezzi dei libri.

TRASPORTI PUBBLICI E AUTO

Se per muoverci useremo l’auto, tenete presente che i carburanti subiranno un rincaro (comprese le accise regionali) di 132 euro cui aggiungere gli aumenti delle polizze auto del 5%, pari a 61 euro annui, e delle tariffe autostradali, pari a 38 euro (+2%).

In totale una quattro ruote, esclusi il bollo e le spese straordinarie, ci costerà 231 euro in più nel 2013.

Non se la passano meglio i pendolari: i biglietti e gli abbonamenti per treni, metro e autobus subiranno in media un rincaro di 83 euro in 12 mesi. Per chi prende l’aereo, poi, l’incremento sarà di 8,5 euro a biglietto.

MUTUI, POSTE E CANONE RAI

Andando allo sportello, ricordatevi che spenderemo 118 euro in più per servizi bancari, mutui (che in Italia costeranno 72 euro in più al mese rispetto alla media Ue), bolli (da 34,2 euro sui conti correnti e depositi con giacenza superiore a 5.000 euro) e tasse.

Le tariffe postali (che subiranno aumenti fino al 40% per la posta prioritaria e addirittura del 58,3% per i servizi di Bancoposta, con il canone annuo che passa da 30,99 a 48 euro) e il canone Rai (+1,5 euro, portando il tributo a 113,5 euro) ci costeranno insieme quest’anno 58 euro in più.

SPESE PER LA CASA

Per gas, elettricità, acqua e riscaldamento, gli aumenti saranno più contenuti rispetto allo scorso anno: i primi due nell’ordine del 3% (rispettivamente pari a 39 e 11 euro), il terzo del 5 - 6% (+26 euro) e il quarto del 4% (+44 euro).

Stangata, invece, sulle tariffe dei rifiuti che subiranno un aumento del 25% a partire dal prossimo primo aprile, pari a 64 euro annui.

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Massimo Morici

Scrivo su ADVISOR (mensile della consulenza finanziaria), AdvisorOnline.it e Panorama.it. Ho collaborato con il settimanale Panorama Economy (pmi e management) e con l'agenzia di informazione statunitense Platts Oilgram (Gas & Power).

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