Ovs in borsa, 10 cose da sapere
Daniele Scudieri/Imagoeconomica
Economia

Ovs in borsa, 10 cose da sapere

La nota catena di abbigliamento sbarca a Piazza Affari. Per crescere ma anche per ridurre i debiti

E' partita ufficialmente la quotazione in borsa di Ovs, nota catena italiana della grande distribuzione di abbigliamento, controllata attualmente da Coin. Ecco, di seguito, 10 cose da sapere sull'ipo (l'offerta pubblica iniziale di titoli), che servirà per finanziare i piani di sviluppo dell'azienda ma anche, in gran parte, per ridurre l'indebitamento del gruppo.


La società

Ovs è una catena di punti-vendita di abbigliamento, che controlla anche Upim, nome storico della grande distribuzione italiana. Attualmente, la società prossima alla quotazione in borsa dispone di una rete di quasi 900 negozi, in Italia e in misura minore anche all'estero. Ovs ha una quota di mercato nel nostro paese di circa il 5,17%, pari a quasi il doppio di quella dei concorrenti Zara ed H&M.

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I dati di bilancio

Nei primi 9 mesi dell'ultimo esercizio, che si è chiuso il 31 ottobre 2014, il gruppo Ovs ha fatturato oltre 876 milioni di euro e ha registrato una perdita di circa 20 milioni. L'amministratore delegato della società, Stefano Beraldo, ha però assicurato che nell'intero esercizio 2014, terminato il 31 gennaio scorso, Ovs è tornata in utile. Anche nei prossimi 12 mesi, è previsto un risultato netto positivo.

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I piani di sviluppo

Il gruppo Ovs è intenzionato a rafforzare la propria presenza sul territorio nazionale, aumentando i punti-vendita. A partire dal 2015, sono previste circa 30 aperture all'anno. Al momento, non sono invece in agenda nuove acquisizioni e il management è molto cauto anche su una possibile espansione all'estero, dove la società possiede già 133 negozi.


I numeri dell'ipo

L'ipo prevede il collocamento in borsa di 101 milioni di azioni Ovs, di cui 91 milioni saranno riservate agli investitori istituzionali, mentre altre 10 milioni andranno al pubblico dei risparmiatori privati. Vi sarà un' Opvs (offerta pubblica di vendita e sottoscrizione). Tra tutti i titoli collocati, 87 milioni verranno cioè emessi con un aumento di capitale mentre 14 milioni saranno venduti sul mercato dal gruppo Coin, che oggi controlla Ovs al 100%.


Il calendario

Per i risparmiatori privati, l'offerta di titoli Ovs è partita ufficialmente il 16 febbraio e si concluderà martedì prossimo, 24 febbraio. Per gli investitori istituzionali, invece, l'adesione all'ipo è possibile dal 13 al 24 febbraio. Le azioni della società saranno invece negoziate sul listino a partire dal 2 marzo.


La forchetta di prezzo

Il prezzo dei titoli della prossima matricola di borsa è stato fissato in un intervallo compreso tra un minimo di 4 e un massimo di 5,4 euro. A questi livelli, il prezzo corrisponde una valorizzazione complessiva della società tra 560 e 756 milioni di euro.


I multipli del titolo

Non è possibile calcolare il rapporto prezzo/utile (P/e), poiché nell'esercizio 2013 Ovs ha realizzato una perdita. Considerando la forchetta di prezzo, il rapporto tra il valore della società e il margine operativo lordo (Ev/Ebitda) sarà invece compreso tra 10,2 e 11,8, un livello più basso dei concorrenti come H&M (20,6) e Inditex, il gruppo che controlla il marchio Zara (che ha un multiplo di 20,1).


Perché a Piazza Affari

Secondo il prospetto informativo dell'ipo, i proventi del collocamento serviranno in gran parte per ridurre l'indebitamento complessivo del gruppo Coin, che oggi ammonta a oltre 700 milioni. Su 400-500 milioni raccolti a Piazza Affari, circa 335milioni verranno destinati al miglioramento della posizione finanziaria netta del gruppo.


Gli azionisti

Una volta terminato il collocamento, la quota di Ovs in mano al gruppo Coin scenderà dall'attuale 100% al 55,5%. Il flottante, cioè la parte di capitale negoziabile in borsa, sarà pari invece al 44,5%. Se vi sarà l' esercizio dell'opzione greenshoe, che consente ai responsabili dell'ipo di incrementare la quota di titoli offerti, la partecipazione di Coin scenderà al 50,7% mentre il flottante salirà al 49,3%. Il gruppo Coin è a sua volta controllato, attraverso una catena di società lussemburghesi, dal fondo di private equity Bc Parnetrs.


I registi dell'offerta

Tra i gruppi bancari e finanziari che accompagnano Ovs a Piazza Affari, Banca Imi, Bank of America- Merrill Lynch, Goldman Sachs e Unicredit opereranno come global coordinator dell'ipo, mentre Credit Suisse e Hsbc saranno i joint bookrunner, cioè raccoglieranno gli ordini di acquisto e sottoscrizione provenienti dagli investitori istituzionali. Banca Imi ricoprirà anche il ruolo di responsabile del collocamento e sponsor dell'offerta.


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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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