Dati Istat in crescita, Renzi: "L'Italia ci crede"
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Economia

Dati Istat in crescita, Renzi: "L'Italia ci crede"

Soddisfazione del premier da Cuba per il dato più alto degli ultimi 13 anni. Esultano anche Visco e Mattarella

La fiducia dei consumatori registrata dall'Istat a ottobre è la più alta da febbraio 2002, oltre 13 anni fa. Sale a 116,9 punti dai 113 di settembre. Sono in espansione tutte le componenti della fiducia a partire da quella economica. Migliorano i giudizi e le attese sulla situazione economica del paese e calano le attese di disoccupazione.

Per il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, la crescita, che il governo fissa ancora allo 0,9%, potrebbe sfiorare l'1%.

Dall'Havana il premier Matteo Renzi esulta. E aggiunge: "L'Italia ci crede, noi ci siamo".

Parla di "segnali di ripresa" anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Secondo il Capo dello Stato questi segnali "lasciano sperare che la più lunga crisi economica dalla seconda metà del '900 sia finalmente alle spalle", nonostante i "livelli di disoccupazione ancora troppo alti" da aggredire "urgentemente".

Sono in progresso anche i giudizi e le attese sulla situazione economica della famiglia con un aumento al 12,6% dal 10,7% della quota di coloro che si attendono un leggero miglioramento del quadro familiare. E sono più favorevoli i pareri sulle opportunità attuali di risparmio. Nonostante questo, però, i giudizi sul bilancio familiare peggiorano, influenzati dal calo della quota di coloro che dichiarano di "risparmiare qualcosa" (al 18,9% dal 19,5%) e dall'aumento di quella di chi dichiara di dover "usare i risparmi" (al 20,4% dal 19,7%) per far fronte alle spese familiari.

Più auto, meno case

L'Istat segnala un miglioramento delle intenzioni di acquisto dell'autovettura dei consumatori, mentre restano stabili gli orientamenti all'acquisto di un'abitazione e diminuiscono i progetti di manutenzioni straordinarie nella propria casa. In generale sono in aumento i giudizi positivi sull'opportunità di acquisto di beni durevoli per la crescita di coloro che ritengono di poter spendere "molto di più che in passato per questi beni" (al 23,2% dal 22,7%).

Parere contrario

Ma qualcuno frena gli entusiasmi. Secondo Federconsumatori e Adusbef, il record della fiducia dei consumatori rilevato dall'Istat "non si può riferire all'Italia",dove le famiglie "vivono ancora una situazione drammatica". "L'Istat continua ad effettuare le proprie rilevazioni lontano dal nostro Paese, sicuramente in qualche ricco emirato arabo, tra sceicchi e alti dirigenti", ironizzano i presidenti, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, preoccupati che dati ottimisti forniscano "un concreto alibi al Governo per non intervenire".

Le imprese

Anche la fiducia delle imprese ad ottobre è in crescita, per il terzo mese consecutivo, e segna il livello più alto dall'inizio della crisi (ottobre 2007). L'Istat rileva un aumento dell'indice a 107,5 dal 106,1 di settembre. Nel commercio in particolare l'indice tocca il livello maggiore dall'inizio delle serie storiche (gennaio 2003).

Il clima di fiducia migliora anche per le imprese dei servizi di mercato e la manifattura, mentre torna a calare per le costruzioni. Nel commercio sono in progresso sia i giudizi sulle vendite correnti, sia le attese sulle vendite future e sono giudicate in diminuzione le giacenze di magazzino. Nelle imprese manifatturiere salgono sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione, invece i giudizi sulle scorte rimangono stabili. Nelle costruzioni peggiorano i giudizi sugli ordini e piani di costruzione mentre le attese sull'occupazione restano invariati. Nelle imprese dei servizi migliorano le attese sull'andamento generale dell'economia, ma si riducono sia i giudizi sia le attese sul livello degli ordini. (ANSA)

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Redazione Economia