Gli otto paesi con il sistema di welfare più generoso
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Economia

Gli otto paesi con il sistema di welfare più generoso

Estonia, Francia, Germania, ma anche Giappone e Paesi Scandinavi tra le nazioni con un'assistenza sociale sopra la media

Welfare

In una fase storica in cui sempre più persone emigrano in cerca di nuove opportunità di lavoro, anche o soprattutto per colpa di una crisi che dopo anni continua a non permettere a tanti di ritrovare il proprio spazio in un mercato del lavoro sempre meno flessibile e eccessivamente competitivo, il quotidiano britannico The Guardian ha pubblicato un'inchiesta che mette in evidenza quali sono, oggi, i paesi che possono ancora permettersi di finanziare un sistema assistenziale particolarmente generoso, spiegando in maniera chiara che tipo di benefici offrono e a quali categore di persone questi ultimi sono destinati. 

Estonia

Con una popolazione di appena un milione e mezzo di persone, l'Estonia non è nella condizione di dover destinare molte risorse per il finanziameno del proprio sistema di welfare, ma nell'ottica di contenere comunque i costi, ha scelto di gestirlo tramite la rete. 

I vari sussidi quindi, possono essere richiesti online complilando un unico modulo. Ce ne sono per i disoccupati, per chi non guadagna abbastanza, ma i più generosi sono quelli riservati ai neo-genitori che chiedono un congedo temporaneo dal lavoro: 435 giorni di lavoro pagato al 100 per cento tenendo come salario di rifeimento la media dei compensi guadagnati nei 12 mesi che precedono la presentazione della domanda per il sussidio. 

Francia

La Francia è famosa per i suoi sussidi di disoccupazione, di cui possono beneficiare anche i lavoratori il cui salatrio netto spera i 6.000 euro al mese. Possono essere erogati per un periodo che oscilla tra i due e i tre anni, a seconda dell'età del richiedente. 

La maternità è coperta con 16 settimane di lavoro retribuito al 100 per cento, che diventano 34 in caso di parto gemellare. Ancora, sussidi di 129 euro mensili sono previsti per le famiglie con due figli, 461 per quelle con quattro. Infine, la Francia è nota anche per i sussidi per i disabili.


Germania

In Germania il welfare è gestito in maniera più complessa, soprattutto per quel che riguarda i sussidi di disoccupazione. Il tempo per cui questi ultimi possono essere erogati, infatti, varia in base dell'età del lavoratore e quindi al contributo che quest'ultimo ha dato (versando una quota pari al 3 per cento del proprio stipendio, metà della quale è coperta dal datore di lavoro) al fnanziamento della macchina previdenziale tedesca. La quota percepita, però, può essere ridotta del 30 per cento se il disoccupato non è abbastanza attivo nella ricerca di un nuovo lavoro o se rifiuta un'offerta ricevuta. 

Giappone

Disabili e malati mentali in Giappone possono affidarsi alle cure del governo, che garantisce alle famiglie vitalizi particolarmente generosi, soprattutto quando il disabile ha meno di vent'anni (il contributo previsto oscilla tra i 250 e i 400 euro mensili a seconda delle condizioni del malato). Per i disoccupati, invece, i sussidi variano a seconda del motivo che ha portato alla perdita del lavoro. 

Paesi Scandinavi

I paesi nordici sono da sempre lodati per il generoso sistema di welfare con cui si occupano della popolazione. La Norvegia offre compensazioni per i congedi per malattia che non hanno eguali (12 mesi di salario pagato al 100 per cento); Svezia, Danimarca, Finlandia e Norvegia sono molto generose anche con i disabili, e garantiscono un'assistenza base a tutti. In Svezia, ad esempio, chi resta disabile a seguito di un incidente ha diritto a un sussidio per finanziare i lavori di casa necessari per rendere la propria abitazione in linea con le nuove esigenze del malato. Ancora, i paesi del Nord Europa sono all'avanguardia per i congedi per la maternità. Durano fino a 16 mesi e vengono retribuiti all'80 per cento, e possono essere divisi tra entrambi i genitori, e anche i papà ne approfittano. 

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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