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PHILIPPE DESMAZES/AFP/Getty Images
Economia

Come fare per aprire un conto corrente criptato

L'era del segreto bancario sta finendo. Oggi sono le società online a garantire la massima riservatezza

Abbiamo già spiegato perché aprire un conto corrente in un paradiso fiscale è molto più semplice di quanto possa sembrare: una volta individuato il paese più adatto per le proprie esigenze (e quindi, ad esempio, Antigua e Barbuda siano le mete predilette di chi fa circolare denaro attraverso il commercio on-line, mentre a Panama sanno come trattare al meglio il patrimonio delle fondazioni), bisogna scegliere se muoversi autonomamente o con l'aiuto di un intermediario (consigliabile quando si ha poca dimestichezza con le lingue straniere e le nuove tecnologie) e infine sbrigare tutte le pratiche burocratiche legate all'apertura di un conto.

Perché aprire un conto anonimo

Quando però ad aprire conti correnti off-shore sono burocrati, imprenditori e celebrità del mondo dello spettacolo, o anche più semplicemente persone comuni che però non vorrebbero far sapere a nessuno di aver trasferito una parte dei loro risparmi all'estero solo per evitare il fisco, spesso viene chiesto alle banche che ospitano i capitali spostati di creare un conto cifrato o criptato, in maniera da garantire al cento per cento l'anonimato di chi lo gestisce.

Il segreto bancario

Se da un lato sempre più utenti sono interessati ad aprire conti criptati per mantenere l'anonimato, dall'altro i governi di tanti paesi sono diventati molto più attivi nella ricerca di evitare l'apertura di tutti questi conti "protetti". E a forza di fare pressione sulle banche condiscendenti sono riusciti a indurre alcune di esse a rinunciare al segreto bancario.

Legge e riservatezza

A dire la verità, i conti anonimi non esistono. Sono le legislazioni dei paradisi fiscali che proteggono l'anonimato dei loro clienti. In teoria davanti alla presentazione di un ordine del Tribunale che condanna l'utilizzo illegale di un conto corrente criptato anche le banche dei paradisi sarebbero costrette a consegnare tutte le informazioni sul titolare del conto incriminato, ma anche questo non sempre succede.

I vantaggi dei conti cifrati

Tante nazioni, tra cui la Svizzera, hanno optato per i conti cifrati, offrendo quindi ai loro clienti la possibilità di aprire un conto numerato, vale a dire un account in cui il nome del titolare viene sostituito da un numero, garantendo indirettamente l'anonimato. Tuttavia, le banche dei paradisi fiscali, come tutte le alte, del resto, posseggono tante informazioni sui titolari dei conti, ma fanno in modo di ridurre al minimo il numero di persone che possono gestirle.

I vantaggi dei conti online

Oggi, però, le garanzie migliori per chi vuole aprire un conto criptato le offrono le società di consulenza che operano esclusivamente in rete. Negli ultimi anni si sono infatti moltiplicati studi legali e società di consulenza che offrono agli aspiranti evasori la possibilità di aprire un conto all'estero dove trasferire i propri risparmi. Chiedono in genere tra i 600 e i 1000 euro per creare una società, circa 350 per aprire un conto.

Cosa offrono le società di consulenza online

Per gli utenti che sanno usare bene internet muoversi attraverso queste società rende tutto più semplice: l'offerta, online, è molto varia, e a loro spetta solo l'onere di scegliere la soluzione che preferiscono e metterla nel "carrello" virtuale per procedere al pagamento. Per garantire l'anonimato assoluto (o quasi) è sempre meglio selezionare anche un paio di prestanome. Creando così un sistema di scatole cinesi più difficile da smantellare.

Massima garanzia di anonimato

Il vero vantaggio di queste società online è però un altro: non solo permettono di aprire un conto corrente criptato con un click, ma garantiscono anche che tutte le comunicazioni tra l'utente e chi gestisce il conto verranno effettuate attraverso contatti a loro volta criptati. Non solo: nessuna informazione verrà salvata nei database e non verranno mai emessi documenti cartacei, in maniera da ridurre al minimo la tracciabilità delle operazioni effettuate. E per i pagamenti? Facile, basta usare Western Union e utilizzare come causale la banale dicitura "servizio internet", che in fin dei conti è la verità.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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