Buoni Fruttiferi Postali, quanto rendono
MASSIMO PERCOSSI/ANSA
Economia

Buoni Fruttiferi Postali, quanto rendono

Nuove emissioni per i prodotti finanziari molto amati dagli italiani. Gli interessi sono bassi (0,7% lordo) ma battono quelli dei titoli di stato

Un rendimento annuo loro dello 0,7%, che scende allo 0,4% circa al netto di tutte le tasse. E' quello offerto oggi dai Bfp Plus a 3 anni, la nuova categoria di Buoni Fruttiferi Postali che ha debuttato da pochi giorni. Gli interessi offerti sono ridotti al lumicino, è vero. Tuttavia, con il costo del denaro in Europa inchiodato allo zero, si tratta comunque di rendimenti più alti di quelli dei titoli di stato di uguale scadenza. Basti pensare che oggi un Buono del Tesoro Poliennale (Btp) con scadenza a tre anni rende poco meno dello 0,4% lordo, che scende sotto lo 0,2% al netto delle imposte




Meglio di un Btp

E allora, al posto dei Btp, meglio comprare dei Buoni Fruttiferi Postali che sono meno costosi e hanno lo stesso profilo di rischio, essendo emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e garantiti dallo Stato italiano. Gli sportelli delle Poste, dove i Bfp vengono venduti, svolgono invece soltanto la funzione di collocatori.

Costi azzerati

I Buoni Fruttiferi Postali, a differenza dei Btp e degli altri Buoni del Tesoro (Bot e Ctz), sono anche completamente esenti da costi. Non ci sono cioè commissioni di negoziazione né di collocamento. La tassazione è invece la stessa dei titoli di stato. Sui rendimenti viene applicato un prelievo fiscale del 12,6%, a cui si aggiunge purtroppo l'imposta di bollo dello 0,2% sull'intero capitale investito. E' esente da questo balzello soltanto chi ha investito nei buoni postali una somma inferiore a 5mila euro.

I rendimenti

Conti alla mano, il rendimento lordo dello 0,7% di un Bfp Plus a 3 anni scende appunto allo 0,4% una volta sottratte tutte le tasse, cioè una volta applicato il prelievo fiscale ordinario più l'imposta di bollo. Tradotto in soldoni, con 10mila euro di capitale investito in questi strumenti finanziari, si ottiene un interesse di 40 euro all'anno. Si tratta davvero di pochi spiccioli ma va riconosciuto che anche altri prodotti finanziari sono oggi molto avari di interessi. Scegliendo un conto di deposito bancario, per esempio, difficilmente si riesce ad avere più dello 0,5% annuo.

Scadenza a 3 anni ma capitale garantito

Non va dimenticato infine un particolare importante. Per avere il rendimento dello 0,7% lordo annuo (1,22% lordo nell'arco di un triennio) occorre tenere ferme per un po' di tempo le proprie somme di denaro investite nei Bfp. Chi ritira i soldi prima della scadenza prevista dei 3 anni deve infatti rinunciare agli interessi maturati. Il capitale, però, non è affatto vincolato e il titolare dei buoni può chiederne in qualsiasi momento la liquidazione, senza perdere nemmeno un centesimo.



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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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