Bonus mobili, le 15 cose da sapere
Economia

Bonus mobili, le 15 cose da sapere

Domande e risposte su tempi, modalità e tipologie di beni per i quali si può ottenere la detrazione Irpef del 50%

Il bonus mobili previsto dal decreto legge n. 63 del 4 giugno 2013 è stato uno dei punti centrali della discussione del Secondo Forum della Federlegno Arredo, svoltosi il 13 giugno a Milano Congressi (Mico), alla presenza di oltre mille imprenditori e ospiti, tra i quali il governatore della Puglia Nichi Vendola. "La proroga al 31 dicembre 2013 delle detrazioni Irpef del 50 per cento che prevede l’estesione a tutti gli arredi per gli immobili ristrutturati sino a una massimo di 10.000 euro, è un buon segnale per il nostro settore" secondo il presidente di Federlegno Arredo Roberto Snaidero: "I fondamentali per ripartire ci sono, ora bisogna cogliere questa occasione. Quello del governo è un primo passo, speriamo che i consumatori colgano questo segnale".

Dal dibattito sull’applicazione del decreto, in attesa che entro il 4 agosto il provvedimento sia convertito in legge, sono emerse le risposte ad alcuni dubbi. Ecco le dieci principali.

- Si ha diritto alla detrazione per i mobili se i lavori di ristrutturazione sono già terminati?Basta comprarli entro il 31 dicembre 2013, anche a ristrutturazione conclusa?
Dato che il decreto fa riferimento alle spese di ristrutturazione documentate e sostenute dal 26 giugno 2012, indipendentemente dalla data di inizio e fine lavori, si ritiene che l’acquisto di mobili sia detraibile, purchè la spesa sia sostenuta entro il 31 dicembre 2013.

- Si possono detrarre le spese per l’acquisto di mobili in una casa che non è stata ristrutturata?
La risposta è no.

- Per mobili si intendono solo quelli fissi, come la cucina e gli armadi a muro, o anche quelli di arredamento come tavoli, sedie e poltrone?
 Secondo gli esperti la comune accezione del temine «mobili» comprende anche tavoli, divani e sedie. Ci sono dubbi, che il Ministero si è impegnato a chiarire a breve, su lampade, porte d’interni, elettrodomestici da incasso, parquet e tende.

MA NON SU ACCESSORI TECNOLOGICI

- Si possono detrarre le spese per l’acquisto di mobili per un appartamento nel quale siano stati svolti solo lavori di ordinaria manutenzione, come la levigatura di un pavimento?
No, perché il decreto parla chiaramente di manutenzione straordinaria.

- Il bonus mobile vale solo per l’arredamento dei vani che sono stati ristrutturati?
No vale per tutta la casa: se si ristruttura l’impanto idrauilico e si rifanno il bagno e la cucina, si può portare in detrazione un divano nuovo.

- Il bonus vale anche per i mobili fatti su misura?
Sì.

- Tra i beneficiari rientrano tutti coloro che hanno sostenuto spese di ristrutturazione tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2013?
Sì, perché non importa la data di inizio dei lavori ma quella del pagamento.

- Chi beneficia di altre detrazioni, come del 55% per la sostituzione degli infissi esterni, può chiedere il bonus mobili?
No, perché il bonus è collegato solo alle ristrutturazioni edilizie.

- Se una ragazza compra la cucina per una casa ristrutturata dal suo fidanzato, potrà chiedere per sé il bonus mobili?
No, perché ne beneficia il soggetto che ha ottenuto la detrazione per per la ristrutturazione.

- L’Iva per i mobili resta al 21 per cento?
Sì, a meno che non venga aumentata al 22% dal 1 luglio 2013.

- Chi esegue i lavori di ristrutturazione in prima persona ha diritto al bonus mobili?
Sì, a patto che sia in regola con i permessi in materia e abbia diritto alla detrazione per ristrutturazione per quanto riguarda l’acquisto dei materiali.

- Il bonus di 10.000 euro è in aggiunta al massimale di 96.000 per la ristrutturazione o è compreso?
È in aggiunta.

- Per la detrazione fa fede la data di acquisto o la data di pagamento?
Secondo gli esperti occore far riferimento alla data di pagamento: al momento non è chiaro se l’agevolazione decorre dal 6 giugno 2013 (entrata in vigore del decreto) o dal 1 luglio 2013, entrata in vigore della proroga della detrazione al 50% per ristrutturazione edilizia. Se possibile, per evitare contestazioni, si consiglia di far slittare il pagamento a una data successiva al 1 luglio 2013.

- Spesso i mobili si comprano facendo ricorso al credito al consumo. Si ha lo stesso diritto al bonus in questo caso?
Gli esperti consigliano il ricorso al "Bonifico parlante", cioè un bonifico postale o bancario dove sia chiaro il codice fiscale del soggetto che paga, il CF o la partita Iva del beneficiario, e la causale del versamento. Formalità che possono essere applicate anche quando il bonifico è effettuato da una società finanziaria.

- Se una persona ha due appartamenti e li ristruttura entrambi, ha diritto al bonus mobili per tutti e due?
Secondo gli esperti di Federlegno, dato che lo scopo della norma è stimolare i consumi, il bonus è legato a ogni singolo appartamento e quindi si possono chiedere due detrazioni.

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Damiano Iovino