Vuoi far soldi a New York? Vendi hot dog
Economia

Vuoi far soldi a New York? Vendi hot dog

Si possono guadagnare fino a 2.000 dollari al giorno, ma la licenza da venditore ambulante ha prezzi piuttosto impegnativi

In tempi di tagli alle spese sono in molti a risparmiare anche sul cibo. Ma a un hot dog, specie se a Central Park, difficilmente si resiste, soprattutto se si è turisti di passaggio nella Grande Mela. Sarà per questo che i "carretti" che vendono bibite e panini con salsicce non conoscono la crisi. In giornate di sole, specie in estate, i venditori di hot dog nel centro di New York arrivano infatti a guadagnare anche 2.000 dollari. Certo, gli affari non vanno sempre così bene: in inverno gli incassi sono più contenuti e soprattutto in giornate di pioggia possono contrarsi fino a un decimo. Ma nel complesso - e a dispetto della disoccupazione dilagante anche negli Stati Uniti - il lavoro non manca.

Sarà per questo che anche il prezzo da pagare per una licenza da venditore ambulante è molto alto, persino proibitivo, se si cerca di accaparrarsi la possibilità di sostare col proprio "carretto" nei pressi proprio di Central Park: qui, dove un hot dog costa mediamente 2 dollari, un venditore deve sborsare qualcosa come poco meno di 300.000 dollari per un permesso. Uno sproposito? Apparentemente sì, ma forse giustificato proprio dagli incassi a fine mese, dal momento che i 298.500 dollari pagati per la licenza da uno di questi venditori ambulanti di cibo non è un caso isolato. Come racconta il New York Times , infatti, i prezzi in zona hanno una media di 200.000 dollari e in molti, interrogati in proposito, hanno affermato di essere comunque disposti a spendere oltre 100 mila dollari, pur di restare nella stessa zona. Prezzi più che raddoppiati rispetto solo a 10 anni fa.

Quella di Central Park resta infatti l'area più ambita: ogni anno si calcola che ci siano 40 milioni tra turisti e passanti. E se a non tutti piacciono i celebri panini imbottiti con wurstel, tipicamente americani, certamente d'estate capita a tantissimi di acquistare anche solo una bibita, venduta a caro prezzo, visto che una bottiglietta d'acqua ha un costo medio di 3 dollari. La spesa per comprarsi una licenza per un "carretto", dunque, viene ben ripagata, anche se ultimamente, secondo il quotidiano della Grande Mela, la concorrenza da parte dei veterani di guerra si fa sentire maggiormente: gli ex militari, grazie ad una legge del XIX secolo, possono usufruire di prezzi ribassati per accaparrarsi uno dei 150 pemessi di vendita di cibo da strada, assegnati tramite una lotteria.

In ogni caso, quello dello street food sembra essere un mercato in positivo e non solo per i venditori ambulanti: l'amministrazione comunale di New York incassa ogni anno, dalla vendita delle licenze, qualcosa come 4,5 milioni di dollari. D'altro canto, anche in Italia il settore sta vivendo un momento positivo: secondo la Coldiretti il cibo da strada ha fatto registrare un vero e proprio boom con il 73% di turisti che, secondo un sondaggio, ha preferito acquistare alimenti da asporto nei chioschetti, piuttosto che mangiare al ristorante o in trattoria. Per gli appassionati del genre, poi, sono nate anche apposite App che aiutano nell'individuazione dei punti di ristoro.

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Eleonora Lorusso