Anche le start-up pugliesi in Silicon Valley
Economia

Anche le start-up pugliesi in Silicon Valley

Da una full immersion a San Francisco nasce un'impresa di giovani pugliesi per portare le Smart Communities nel nostro Paese

Facendo tappa a San Francisco, anche le scafatissime Iene di Italia 1 hanno concluso giovedì scorso che si tratta di una "valle dei sogni". È l'impressione che prevale tra i tanti giovani italiani in visita, anche per brevi periodi. Sono sempre più numerosi i gruppi che arrivano dall'Italia per scoprire il DNA di questa regione, come gli Italiani di frontiera del veneto Roberto Bonzio o il Silicon Valley Study Tour del ligure Paolo Marenco. Ripartono con un modo di diverso di pensare.

Ma quale fattore rende San Francisco e Silicon Valley "la valle dei sogni"? 

Una risposta viene dai quindici giovani pugliesi del progetto "Catapulta". Selezionati tra i migliori laureati delle universitá del Sud dal distretto tecnologico pugliese Dhitech, grazie ad un sagace uso dei fondi europei, hanno fatto due anni di esperienze pratiche, a stretto contatto col mondo aziendale, con un obiettivo: comprendere come l'innovazione della tecnologia, ma anche del modo di ragionare e di agire, possa risvegliare le energie dei nostri territori e creare "smart communities". Il mentore Lanfranco Marasso di Engineering li ha portati a San Francisco a completare la formazione come "tecnologi sociali". Alla conclusione, i giovani non hanno dubbi: il tratto distintivo della California è l'attitudine verso il cambiamento: "cambiare si può" dice Carlo De Sanctis, "qui macinano ogni giorno migliaia di tentativi di cambiamento. C'è la convinzione che sí, ce la si può fare; il tasso di fallimento è alto, ma ogni scacco è un'occasione per ripartire, con metodo e con fiducia."

Detto fatto, dal laboratorio di Puglia Smart Lab i quindici si sono catapultati a creare una loro azienda, beMINT (Mind Innovation 'n Technology). Hanno scommesso i propri denari, apportando il 90% del capitale sociale. Quando hanno visitato le pubbliche amministrazioni, le non-profit e le aziende di San Francisco, si sono resi conto che il patrimonio di risorse e talenti che ha la Puglia non sono da meno: la questione è come attivare le energie latenti, creare metodologie che funzionino, coinvolgere le comunità e, soprattutto, sconfiggere il germe della rassegnazione: cambiare si può. 

Non a caso, la cittá di San Leandro, sul lato est della Baia di San Francisco, ha intuito il valore di questo pool di cervelli e ha già commissionato loro proposte per rivitalizzare una propria infrastruttura sottoutilizzata. Al ritorno in Italia, i giovani di beMINT avranno diversi progetti da realizzare, da Milano al Sud. Volti a portare il segreto della valle dei sogni nei nostri territori. 

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Mauro Battocchi

Sono console italiano a San Francisco. Ho alle spalle il servizio diplomatico in Germania e Israele per promuovere le nostre imprese. Ho lavorato per un periodo anche in azienda, in Enel. Il mio blog "San Francisco chiama Italia" racconta di una città che estende ogni giorno la frontiera del possibile; che disegna il modo di vivere globale con le sue battaglie di libertà e con l’innovazione tecnologica. La città e il nostro Paese hanno un rapporto che risale alla corsa all’oro di metà Ottocento. Oggi è quanto mai importante per il nostro futuro.

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