I più felici al mondo? Abitano in Danimarca
Economia

I più felici al mondo? Abitano in Danimarca

Secondo il rapporto dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, gli italiani sono al 45° posto fra i cittadini che godono del maggior benessere

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha reso noto il secondo rapporto annuale sulla felicità e sul benessere nel mondo, una ricerca che offre un contributo al dibattito sugli obiettivi di sviluppo di lungo periodo per il 2015 – 2030. La felicità, infatti, è intesa come misura del progresso sociale, sulla base dell’esperienza maturata dal Buthan, il primo stato che ha iniziato a considerarla come un parametro da affiancare al Pil . Le componenti analizzate dai ricercatori comprendono: Pil pro capite, attesa di vita, libertà percepita, generosità, assenza di corruzione e la presenza di qualcuno su cui contare. 

Al primo posto della classifica c’è la Danimarca, seguita da Norvegia, Svizzera, Paesi Bassi e Svezia. La Danimarca, dunque, sottrae il podio all’Islanda che scivola al settimo. Copenhagen, in realtà, celebra una vittoria già certificata dai dati dell’Institut for Lykkeforskning, la think tank danese dedicata alle ricerche sulla felicità che ha evidenziato i forti legami sociali, la democrazia, la sicurezza, la libertà, la prosperità, la fiducia e buone condizioni lavorative come ingredienti della felicità dei cittadini danesi, riporta il Copenhagen Post . L’Italia non entra fra i primi 25, ma si attesa al 45° posto. Gli Stati Uniti guadagnano sei posizioni e sono adesso al 17° posto, preceduti dal Messico. Nelle ultime cinque posizioni, infine, figurano Ruanda, Burundi, Repubblica Centrafricana, Benin e Togo. 

Per rendere i dati immediatamente fruibili, Business Insider pubblica una mappa dei risultati. Leggi l’articolo integrale: “The happiest countries in the world

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Stefania Medetti

Sociologa e giornalista, ho barattato la quotidianità di Milano per il frenetico divenire dell'Asia. Mi piace conoscere il dietro le quinte, individuare relazioni, interpretare i segnali, captare fenomeni nascenti. È per tutte queste ragioni che oggi faccio quello che molte persone faranno in futuro, cioè usare la tecnologia per lavorare e vivere in qualsiasi angolo del villaggio globale. Immersa in un'estate perenne, mi occupo di economia, tecnologia, bellezza e società. And the world is my home.

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