Economia

Aspettando l’8 marzo io dò retta a Martha Stewart

E Martha Stewart disse: “Puoi fare qualsiasi cosa tu scelga di fare (nella vita)”. Sembrerebbe l’ennesima frase stile Bacio Perugina seppure in salsa professionale. Ma sono convinta che racchiuda una verità niente affatto banale. Perché quello che siamo dipende da …Leggi tutto

E Martha Stewart disse: “Puoi fare qualsiasi cosa tu scelga di fare (nella vita)”. Sembrerebbe l’ennesima frase stile Bacio Perugina seppure in salsa professionale. Ma sono convinta che racchiuda una verità niente affatto banale.

Perché quello che siamo dipende da noi. In toto, o quasi. Alla Stewart, che con i suoi consigli in cucina, giardinaggio, bon ton e chi più ne ha più ne metta ha costruito un impero da 197,6 milioni di dollari (a tanto ammonta il giro d’affari 2012 della Martha Stewart Living Omnimedia, quotata a Wall Street), l’ha detto il padre. Aveva 12 anni ai tempi (ne compirà 72 in agosto) e viveva a Nutley, una cittadina del New Jersey di 28 mila anime a una trentina di chilometri da New York.

A raccontarlo nei giorni scorsi è stata lei stessa con una sorta di lettera-confessione pubblicata per prima su Linkedin in cui ripercorre le tappe della sua carriera (modella, broker finanziaria, imprenditrice di catering, regina del showbiz televisivo e cartaceo e così via). A onore del vero omette l’inciampo giudiziario che l’8 ottobre 2004 la portò a varcare la soglia dell’Alderson Federal Prison Camp nella Virginia Occidentale dove rimase per 5 mesi (a cui seguirono altri 5 di arresti domiciliari e un paio d’anni di condizionale). Capi d’accusa: complotto, intralcio alla giustizia e falsa testimonianza per una vicenda legata alla vendita di quote della casa farmaceutica ImClone a poche ore dal rifiuto della Food and Drug Administration di dare il via libera alla produzione del suo farmaco di punta: l’anticancro Erbitux. Peccato!

Peccato davvero per quella presunta dimenticanza biografica! Perché sapersi rialzare dopo una batosta anche grave, gravissima, tornando alla ribalta quanto e forse più di prima, non è da tutti. E non c’è bisogno di finire dietro le sbarre per rendersene conto. Basta pensare alla vita di tutti noi.

Quanto poco ci basta per gettare la spugna o quanto meno per essere tentati di farlo? Un torto, un sopruso qualsiasi, a volta persino una parola detta male… E scatta il “no, non ce la faccio!”. Non è vero. Ce la fai. Altrochè se ce la fai! Vale per tutti. Uomini e donne. Ma vorrei rivolgermi soprattutto alle donne spesso più propense a autolimitarsi, autoescludersi, o più semplicemente a rimanere dietro le quinte non perché prive di talento, creatività o altro. Ma perché prive di autostima. È questo il punto: l’autostima. Martha Stewart dice che le parole di suo padre tuttora riecheggiano nella sua testa. Tutti i giorni, o quasi. Ecco. Fatele vostre! E ripetetele: “Puoi fare qualsiasi cosa tu scelga di fare”! E ovviamente scegliete quello che volete fare. E fatelo! Ora!

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Zornitza Kratchmarova

Il nome? È strano, d’accordo. Sono bulgara, ma vivo in Italia da sempre o quasi. Anche se la vita Oltrecortina me la ricordo bene. Essere un ibrido mi piace. Né bulgara né italiana. Credo che aiuti ad avere punti di vista diversi, forse più sfaccettati. Per il resto che dire… Sono laureata in Scienze Politiche alla Statale di Milano. Quello che apprezzo di più? La franchezza! Costi quello che costi! Nel lavoro e nella vita privata. Non fa differenza! Quindi? Siate franchi! Ditemi quello che pensate, scrivetemi, fatevi sentire. Nel bene e nel male! L’idea di questo blog è spiegare sigle astruse in un linguaggio semplice e per quanto possibile divertente. Vale lo stesso principio: scrivete! Datemi suggerimenti di ogni tipo! Fate commenti!

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