Valentino comprata dall'Emiro del Qatar
Economia

Valentino comprata dall'Emiro del Qatar

Il marchio del lusso ceduto (pare) per 700 milioni. Un colpaccio per il fondo Permira e la famiglia Marzotto. Che deve un grazie anche alla passione della moglie dell'Emiro per linee e dettagli eleganti e ricercati

L'estate della bellissima Sheikha Mozah sarà certamente indimenticabile. Suo marito, infatti, le ha appena fatto due regali da sogno: prima ha acquistato la Costa Smeralda (per circa 600 milioni di euro), poi la casa di moda Valentino (si vocifera per altri 700).

La moglie dell'Emiro Hamad bin Khalifa Al Thani non si può certo lamentare. E c'é già chi, in onore del gossip, annuncia che nell'estate 2012 la (già) bella Mozah potrebbe essere definitivamente consacrata la regina della bellezza mediorientale. Superando anche Rania di Giordania, con la quale viene spesso messa in competizione sulle riviste patinate italiane e non.

Oltre a una moglie ancora più felice e soddisfatta e a un considerevole risparmio nella spesa per i suoi abiti, cosa ci ha guadagnato l'Emiro? E la famiglia Marzotto?

Un comunicato diffuso dalla Maison Valentino ha messo nero su bianco che "con questa operazione Mayhoola (un società partecipata da un primario investitore qatarino, con ogni probabilità l'Emiro, ndr) acquisisce il controllo di Valentino e la licenza M Missoni, mentre MCS Malboro Classic, altro marchio gestito dal gruppo, è stato separato dal perimetro di cessione e resterà in carico a Permira". E basta dare un'occhiata ai numeri per capire la forza dell'operazione: se, come pare, è stata conclusa a 700 milioni di euro, significa un multiplo di circa 28 volte il margine operativo lordo del 2011 (22 milioni di euro). Ai limiti dell'inverosimile. Forse, solo alla portata di un Emiro del Qatar.

Dal punto di vista dell'immagine, la storica passione della famiglia reale del Qatar per il brand ha avuto la meglio. Ma nella scelta finale hanno certamente pesato sia la crescita del valore del marchio (fatturato di 322 milioni di euro per il 2011, con una incremento del 60% in tre anni). Sia il progetto di espansione messo a punto dalla casa di moda. Che premia la sua scelta di italianità consolidata dalla presenza di un team di direttori creativi giovani, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, e il progetto di rafforzamento della competitività globale del marchio che ha seguito due strade: la ridefinizione di un percorso innovativo in grado di riadattare la leggerezza, la grazia e l'eleganza che da sempre contraddistinguono le linee di Valentino in chiave contemporanea. E la necessità di rilanciare questa nuova immagine in tutto il mondo.

Per farlo, però, era necessario trovare non solo i capitali, ma anche nuovi partner interessati non a operazioni speculative ma alla condivisione di un progetto ambizioso. E Valentino tutto questo lo ha trovato in Qatar. Chiudendo con la famiglia reale un accordo che non potrà che aumentare il prestigio della Maison. Senza dimenticare che, numeri alla mano, l'offerta per i Marzotto era proprio irrinunciabile...

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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