Effetto Imu, slittano i modelli 730 e Unico 2013
Economia

Effetto Imu, slittano i modelli 730 e Unico 2013

La sospensione della prima rata dell’imposta sugli immobili costringe a rivedere le dichiarazioni dei redditi e il governo concede più tempo

L’effetto del congelamento della prima rata dell’Imu non si è fatta sentire solo positivamente sui bilanci delle famiglie, ma paradossalmente ha avuto effetti destabilizzanti, questa volta dunque negativi, sulle dichiarazioni dei redditi. E’ nata infatti la necessità di rivedere o correggere quelle dichiarazioni in cui la posta valutata per la prima rata della tassa sugli immobili appunto, era stata già calcolata e detratta a proprio sfavore dai contribuenti. Queste dichiarazioni ora, ove possibile, dovranno essere riviste ed è per questo che il governo ha deciso di prorogare i termini di presentazione. Vediamo allora di seguito il nuovo calendario fiscale, con le scadenze così come ridisegnate dal governo.

Modello 730, il nuovo termine di consegna è il 10 giugno
Secondo quanto stabilito dal decreto ci sarà più tempo per consegnare il modello 730/2013 per dichiarare i redditi 2012 ai Caf e ai professionisti abilitati a prestare assistenza fiscale. Slitta, infatti, dal 31 maggio al 10 giugno, il termine per la consegna da parte dei contribuenti dei documenti per ricevere l’assistenza fiscale. A loro volta, gli intermediari fiscali possono consegnare al contribuente la dichiarazione dei redditi elaborata fino al 24 giugno 2013, e non più entro il 17 giugno. Viene infine prorogata anche la trasmissione dei modelli e del risultato contabile: la nuova scadenza slitta dal 30 giugno all’8 luglio. Come già segnalato, le novità riguardano i dipendenti, assimilati e pensionati che presentano la dichiarazioni ai Caf e ai professionisti abilitati. Chi invece ha consegnato i documenti al sostituto d’imposta, ossia al datore di lavoro o all’ente erogatore di un trattamento previdenziale, dovrà ricevere copia della dichiarazione e prospetto di liquidazione entro il 14 giugno e non più il 31 maggio.

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Unico 2013, le richieste dei commercialisti
Per quanto riguarda invece le dichiarazioni legate al modello Unico,la situazione, se possibile, è ancora più complicata. Oltre alle questioni legate all’Imu già citate, e che comunque nonostante i per i modelli Unico i tempi siano decisamente più lunghi appaiono a molti insufficienti a dirimere una serie di perplessità, si aggiungono questioni più tecniche riguardanti l’operatività del sistema di valutazione degli Studi di settore, il cosiddetto Gerico. Ecco perché in particolare dai commercialisti è arrivata la richiesta esplicita al governo di rivedere le date di consegna delle varie documentazioni, posticipando le scadenze. E in questo senso il governo sta valutando seriamente di spostare dal 17 giugno all’8 luglio la presentazione del modello, il tutto senza maggiorazione. Per lo slittamento invece della seconda scadenza, quella del 9 luglio che verrebbe fissata al 20 agosto, scatterebbe invece il classico balzello punitivo dello 0,40%.

Ma vediamo quali sono nel dettaglio le motivazioni che spingono i commercialisti a chiedere una proroga:

-come accennato, c’è innanzitutto il forte ritardo nella definizione dei parametri del software Gerico per gli Studi di settore.  L’Agenzia delle Entrate ha cercato di rimediare rendendo disponibili i modelli prima possibile, ma comunque i tempi sembrano troppo stretti.

-c’è poi la concomitanza dell’ancora vigente data di presentazione (sempre che non venga effettivamente cambiata), quella del 17 giugno, con la scadenza della prima rata Imu, che per le seconde case andrà comunque pagata e quindi per i commercialisti comporta il disbrigo di una serie di incombenze amministrative, molte delle quali, a loro detta, risultano ancora tutt’altro che chiare.

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