Economia

Casa, i prezzi dovrebbero scendere

... mentre sale la tensione sugli affitti

La Nota trimestrale sull’andamento del mercato immobiliare diffusa dall’Agenzia del Territorio il 21 novembre scorso, relativa al terzo trimestre 2012, ci offre uno scenario di preoccupante calo delle transazioni immobiliari: nel trimestre il mercato immobiliare italiano, infatti, registra una netta flessione degli scambi, pari al 25,8 per cento, più marcata rispetto agli ultimi due trimestri (-17,8 e -24,9). Si tratta del numero minimo di transazioni registrate dal 2004. L’introduzione dell’Imu e il parallelo aumento della pressione fiscale fanno prevedere che anche sulle quotazioni, che fino a oggi hanno sostanzialmente tenuto, si potrà assistere a una più marcata contrazione. In particolare per gli immobili di minore pregio, quali quelli periferici delle grandi città. Anche il settore delle nuove costruzioni registra un forte calo della domanda.

Per ciò che riguarda gli affitti, infine, l’eliminazione della riduzione del 50 per cento dell’aliquota ordinaria, prevista nel previdente regime dell’Ici per gli immobili locati, ha comportato, per chi affitta un immobile e paga per intero l’Imu oltre all’Irpef, un aggravio considerevole dell’imposta. La crisi ha contenuto le previsioni di una vera e propria lievitazione del mercato degli affitti ma è possibile che nel breve periodo questa situazione possa avere pesanti riflessi inflattivi sui canoni che penalizzeranno gli inquilini.

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Angelo Cremonese

Angelo Cremonese è docente di economia dei tributi all’Università Luiss di Roma

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