Bonus Irpef: cosa aspettarsi nella busta paga di maggio
Giuseppe Carotenuto / Imagoeconomica
Economia

Bonus Irpef: cosa aspettarsi nella busta paga di maggio

Gli aumenti di stipendio del prossimo mese, dopo il taglio alle tasse del governo Renzi

Dieci milioni di italiani avranno un aumento sulla busta paga, ma molti altri rimarranno a bocca asciutta. E' questo l'effetto del Bonus Irpef, cioè il taglio alle tasse sulle retribuzioni approvato dal governo Renzi. A beneficiare degli incrementi di stipendio saranno tutti i contribuenti assunti con un contratto di lavoro dipendente o assimilato. Con quest'ultima espressione, vengono classificati alcuni tipi di inquadramenti flessibili come quelli dei soci lavoratori delle cooperative, dei collaboratori coordinati e continuativi o a progetto, dei titolari di borse di studio e dei lavoratori socialmente utili.

BONUS IRPEF: DIECI COSE DA SAPERE

La crescita del salario, per effetto del Bonus Irpef, sarà pari a 640 euro da qui a fine anno. Se spalmati su 8 mensilità fino a dicembre, gli aumenti in arrivo saranno dunque nell'ordine di circa 80 euro al mese. Considerando anche la tredicesima, invece, la crescita del salario sarà leggermente inferiore, cioè pari in media a circa 70 euro al mese. Se invece il lavoratore percepisce anche la quattordicesima, riceverà mediamente un bonus sulla busta paga di 64 euro mensili.

Hanno diritto all'aumento soltanto coloro che dichiarano più di 8.145,32 euro e meno di 24mila euro lordi all'anno. Una volta oltrepassato quest'ultimo livello reddito,il bonus si ridurrà progressivamente, fino ad annullarsi sopra la soglia dei 26mila euro. Ecco qualche esempio concreto, che prende in esame diversi profili di lavoratori che hanno differenti livelli di retribuzione, tenendo conto anche delle tredicesime.

- Chi guadagna più di 26mila euro lordi all'anno, cioè più di 1.544 euro netti al mese, non avrà alcun aumento.

- Chi percepisce uno stipendio lordo attorno ai 25mila euro all'anno, cioè di poco inferiore a 1.500 netti al mese, vedrà salire la busta paga di 35-40 euro mensili. In questo caso, vi sarà un aumento inferiore rispetto a quello ottenuto dagli altri lavoratori con redditi più bassi. Secondo quanto stabilito dal decreto istitutivo del Bonus Irpef, infatti, lo sconto fiscale comincia a ridursi non appena la retribuzione annua supera la soglia dei 24mila euro.

- Chi guadagna tra 8.145,32 e 24mila euro all'anno, cioè tra 612 e 1.430 euro netti circa al mese (sempre spalmati su 13 mensilità), vedrà crescere la busta paga di un importo tra i 70 e gli 80 euro mensili.

- Se invece un lavoratore ha un reddito molto basso, inferiore a 8mila euro lordi annui, che corrispondono a meno di 600-610 euro al mese, non riceverà invece alcun bonus. A rimanere a bocca asciutta saranno dunque gli incapienti, cioè chi guadagna talmente poco che, già oggi, non paga neppure un centesimo di irpef. Nelle scorse settimane, il premier Renzi si è impegnato a trovare una soluzione per tagliare le tasse anche a questa categoria di lavoratori. Al momento, tuttavia, per gli incapienti non si vede all'orizzonte alcun aumento in busta paga.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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