Apprendistato di Poletti: tre cose da sapere
Tonino Di Marco/Ansa
Economia

Apprendistato di Poletti: tre cose da sapere

Come cambiano i contratti di assunzione per i giovani, dopo gli emendamenti al Decreto Lavoro

Più flessibile di prima, ma non troppo. Sarà così il contratto di apprendistato dopo gli emendamenti al Decreto Lavoro, concordati al Senato dal ministro del welfare Giuliano Poletti, con gli esponenti della maggioranza. Ecco cosa cambierà, se il testo non verrà modificato ancora.

APPRENDISTATO STAGIONALE

La novità più importante degli ultimi giorni è rappresentata dalla possibilità per le aziende di assumere dei giovani con contratto da apprendista anche per brevi periodi, cioè per il lavoro stagionale. Per garantire questa opportunità alle imprese, però, le amministrazioni regionali dovranno mettere a punto un sistema di formazione basato sull'alternanza alternanza scuola-lavoro. Inoltre, i contratti collettivi di lavoro potranno anche definire specifiche modalità per l'utilizzo dell'apprendistato stagionale.

OBBLIGHI DI ASSUNZIONE

Alcune imprese che utilizzano dei contratti di apprendistato avranno l'obbligo di stabilizzare almeno il 20% degli apprendisti presenti nell'organico, al termine del periodo di formazione. Questo vincolo dovrà però essere rispettato soltanto se l'azienda ha più di 50 addetti. Nella versione precedente del Decreto Poletti, l'obbligo era ben più stringente e scattava non appena il numero dei dipendenti superava le 30 unità.

FORMAZIONE PUBBLICA-PRIVATA

Torna l'obbligo di un piano di formazione pubblica per l'apprendista, curato dalle Regioni (nel testo originario del Decreto Poletti, questo vincolo era stato eliminato del tutto). Entro 45 giorni, le amministrazioni regionali dovranno però comunicare all'azienda le modalità e i calendari di svolgimento dei programmi di training professionale e potranno coinvolgere nelle attività formative anche le aziende o le associazioni di categoria che si siano dichiarate disponibili a collaborare. In altre parole, i piani formativi per gli apprendisti saranno misti, cioè basati sulla partnership tra pubblico e privato.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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