Alitalia rilancia con Etihad
Economia

Alitalia rilancia con Etihad

La compagnia presenta un piano di investimenti. Ma resta la spada di Damocle degli esuberi e la necessità di maggiore produttività

Quanti saranno davvero gli esuberi annunciati da Alitalia? Davvero 680, la metà, nessuno ? Comunque vada, la strategia è ormai evidente. Pochi giorni fa l’amministratore delegato Andrea Ragnetti ha convocato le associazioni di categoria per chiedere “maggiore produttività” in modo da tenere la barra dritta e avere profitti soddisfacenti in vista della scadenza del lock-up (da giugno i piccoli e grandi soci che si schierarono nel 2009 con Roberto Colaninno potranno vendere le quote); lunedì sindacati e azienda si ritroveranno in ministero per la trattativa e giusto a metà del percorso il direttore generale Gianni Pieraccioni annuncerà alla Fiera del Turismo di Rimini una massiccia campagna pubblicitaria, un’alleanza commerciale con gli arabi di Etihad (sì, proprio quelli che sono già entrati nel capitale di AirBerlin e Airlingus), 5 nuove destinazioni intercontinentali e internazionali, una nuova base a Catania e nuove rotte per AirOne, flotta rinnovata e una tariffa promozionale di 99 euro sino alla fine di marzo sulla tratta Milano-Roma. Insomma, una promozione pensata apposta per alzare una trincea contro la concorrenza dei treni ad alta velocità.

Nessuna indiscrezione sugli investimenti che Alitalia mette sul piatto. “Solo in marketing e pubblicità nel 2013 investremo 40 milioni in più rispetto allo scorso anno” sottolinea Pieraccioni. “Per il resto basti dire che in un periodo delicato come questo l’azienda è decisa a investire. Crescere è l’unica strada per mantenere costi e conti economici sostenibili”. Naturale ipotizzare che al personale sarà chiesto qualche sforzo in più, che l’azienda porterà cifre e piano industriale lunedì ai sindacati chiedendo sostegno, ma sugli esuberi reali o eccessivi non si sbilancia ancora nessuno: “I numeri degli esuberi e dei tagli non sono stati resi pubblici da noi. Vedremo se corrispondono al vero”.

L'obiettivo annunciato da Ragnetti è migliorare ulteriormente i conti nel 2013 per poi arrivare all'utile nel 2014 . E questo è l'inizio del cammino: tra le novità annunciate da AlitaliaCai per la stagione invernale al via il 23 ottobre, le più importanti sono il nuovo collegamento Roma-Fiumicino Abu Dhabi, operativo dal primo dicembre con 4 frequenze settimanali (tariffa promozionale a 497 euro tasse incluse in vendita sino a fine mese), il volo per Zurigo (12 frequenze a settimana dal 29 ottobre) e la rotta Roma-Yerevan, la capitale dell’Armenia, che sarà operativa due volte a settimana a partire dall’11 dicembre rafforzando dopo il volo per Tbilisi la presenza in Caucaso. “Come si può vedere, stiamo facendo sforzi anche sul lungo raggio” sottolinea Pieraccioni. “Attiveremo anche il volo per Fortaleza (Brasile) e ripristineremo quello per Praga, ma soprattutto sottolineo l’importanza di una destinazione come Zurigo che si è ormai imposta come la capitale del business elvetico (200mila passeggeri l’anno), mentre Abu Dhabi, destinazione effettuata in code sharing con Etihad, aprirà ai nostri passeggeri una posta verso l’Asia, il Pacifico e l’Africa Subsahariana”.

Grazie alla collaborazione con il vettore degli Emirati Arabi, AlitaliaCai è oggi in grado di garantire un collegamento con l’Australia in 22 ore (AirEmirates ci arriva invece in 24) e di sondare un rapporto che potrebbe diventare importante in vista della scadenza del lock up. “Con Etihad Airlines lavoriamo molto bene, ci intendiamo e i piani di marketing sono allineati” dice Pieraccioni “Per ora però ci interessa soltanto potenziare offerta ed efficienza”.

AlitaliaCai aumenta la sua presenza anche in Russia (il collegamento Milano-Malpensa Mosca passa da 4 a 11 frequenze settimanali) e sul fronte nazionale annuncia un nuovo collegamento da Catania verso Roma (saranno quindi 11 in totale) e verso Milano Linate (da cinque diventano 6) a partire dal 29 ottobre.

La perdita del monopolio sulla tratta tra il capoluogo lombardo e la capitale, insomma, spinge Alitalia a non mollare la presa. E il volantinaggio effettuato dalle hostess sui treni Ntv per ribadire la velocità e la convenienza dell’aereo “sono uno dei primi effetti della nostra nuova e decisa strategia di marketing” continua il braccio destro di Ragnetti. Fatto questo, c'è attesa per la nuova grande campagna di comunicazione istituzionale per la quale Alitalia sta scegliendo il network internazionale cui affidare la creatività. “Dopo gli eccellenti sforzi portati avanti in questi tre anni, ritengo sia utile comunicare all’esterno la nuova immagine dell’azienda, che non è ancora stata del tutto percepita. Mi riferisco ad esempio al livello di puntualità raggiunto, che nessuno potrebbe mai immaginare essere anche superiore a quello di Lufthansa, il 99,9 per cento dei voli schedulati regolarmente partiti e i premi ottenuti dalla “Classe magnifica” per il comfort e il cibo”.

Ma come la mettiamo con la richiesta di 30 milioni di risparmi e i 680 esuberi? “La congiuntura internazionale, il caro petrolio e il cambio non più favorevole tra euro e dollaro ci impongono sforzi condivisi, ma aspettiamo l’evoluzione della trattativa prima di parlare”. E intanto l’azienda fa notare anche gli sforzi compiuti sul fronte degli aeromobili che dopo il pensionamento (sempre a fine mese) dell’ultimo MD 80 e dei Boeing 767 “disporrà di una flotta completamente rinnovata, con una media di 6 anni e mezzo di età per velivolo). Resta però da capire se, dopo il tentativo fallito di AlitaliaCai di acquisire WindJet , il marchio AirOne cambierà strategia spingendo in modo più deciso verso il segmento low cost.

“Intanto va sottolineata la novità della nuova base di Catania, attiva dal primo di ottobre e che si aggiunge a quelle di Milano-Malpensa, Pisa e Venezia” racconta il direttore di AirOne Laura Cavatorta. “Dall’Aeroporto Fontanarossa raggiungeremo 5 destinazioni nazionali, di cui 3 nuove (Torino, Verona e Venezia) che si aggiungono alle 2 già servite (Milano Malpensa e Pisa)” per un totale di 22 destinazioni, 27 rotte e 382 collegamenti settimanali che comprendono anche nuovi collegamenti dalla base di Milano Malpensa verso Kiev, Belgrado e Cagliari e da quella di Venezia per Catania, Bruxelles e per Tirana.

“Spingere sul low cost in maniera decisa?” continua Cavatorta. “Non sono chiaroveggente e non posso escludere cambiamenti strategici per il futuro, ma al momento la nostra offerta è estremamente competitiva e congruente alla clientela che ci sceglie”. Si tratta dei passeggeri cosiddetti “low cost plus”, il posizionamento ibrido che da sempre costituisce la scelta strategica di AirOne. “Alcuni standard di comodità e servizi sono inderogabili per i viaggiatori AirOne, che ci scelgono proprio perché garantiamo qualcosa in più”.

Giusto? Sbagliato? Un dato di fatto, piuttosto. Che fa transitare molta clientela business sugli aeromobili dell’Airone. “Mi risulta che alcuni competitor (Easyjet ndr ) stiano cercando di aumentare la loro penetrazione proprio nel segmento dei viaggiatori d’affari, offrendo servizi come la prenotazione del posto" coclude Cavatorta. "Noi garantiamo questo da sempre includendolo nel prezzo. Siamo noi che dobbiamo guardare al posizionamento altrui o sta accadendo il contrario?”.

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Antonella Bersani

Amo la buona cucina, l’amore, il mirto, la danza, Milan Kundera, Pirandello e Calvino. Attendo un nuovo rinascimento italiano e intanto leggo, viaggio e scrivo: per Panorama, per Style e la Gazzetta dello Sport. Qui ho curato una rubrica dedicata al risparmio. E se si può scrivere sulla "rosea" senza sapere nulla di calcio a zona, tennis o Formula 1, allora – mi dico – tutto si può fare. Non è un caso allora se la mia rubrica su Panorama.it si ispira proprio al "voler fare", convinta che l’agire debba sempre venire prima del dire. Siamo in tanti in Italia a pensarla così: uomini, imprenditori, artisti e lavoratori. Al suo interno parlo di economia e imprese. Di storie pronte a ricordarci che, tra una pizza e un mandolino, un poeta un santo e un navigatore e i soliti luoghi comuni, restiamo comunque il secondo Paese manifatturiero d’Europa (Sì, ovvio, dietro alla Germania). Foto di Paolo Liaci

Scrivimi a: antbersani@alice.it

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