L'Italia delle famiglie senza reddito
Economia

L'Italia delle famiglie senza reddito

Ben 327 mila dei nuclei famigliari del Sud che non può contare nemmeno su uno stipendio ha minori a carico. Al nord a essere senza reddito sono soprattutto i single. Aumentano le famiglie dove tutti lavorano

Per avere un quadro più preciso di quante famiglie in Italia si trovano in difficoltà con il lavoro, occorre considerare tutti i dati disponibili nelle tabelle dell’Istat, oltre a quello riguardante il numero totale dei nuclei nei quali nessun componente porta a casa uno stipendio da lavoro. Queste ultime sono, nel 2013 1 milione e 130mila in aumento rispetto alle 955mila del 2012. Ma il vero “salto” c’è stato tra il 2011 e il 2012 quando da 722mila si è passati a quasi un milione.

E’ in aumento, invece, il numero elle famiglie italiane nelle quali almeno un componente lavora: si è passati da 15milioni e 907 mila del 2010 a 16 milioni e 361mila nel 2013. Sempre in aumento sono le famiglie nelle quali tutti coloro che sono in grado di lavorare, hanno un’occupazione: da poco più di 13milioni nel 2010 si è passati a 14 milioni nel 2013. Naturalmente sono importanti le differenze territoriali. Nel Mezzogiorno le famiglie nelle quali tutti lavorano sono, nel 2013, 3,8 milioni (su un totale di poco più di 8 milioni di famiglie) rispetto alle 7,2 milioni del nord (dove ci sono 12 milioni e 320mila famiglie). I nuclei monoreddito sono circa 5 milioni nel Mezzogiorno rispetto agli 8 milioni del Nord. Le famiglie nelle quali nessuno lavora sono, invece, 495mila nel Mezzogiorno rispetto alle 303mila del Nord. E, riguardo a quest’ultimo dato, il particolare ancora più importante, e allarmante, è che delle 495mila famiglie che nel Mezzogiorno non hanno redditi da lavoro, ben 327mila sono quelle con figli a carico mentre al Nord sono soprattutto i singles a non avere lavoro: 113mila. 

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Marco Cobianchi

Sono nato, del tutto casualmente, a Milano, ma a 3 anni sono tornato a casa, tra Rimini e Forlì e a 6 avevo già deciso che avrei fatto il giornalista. Ho scritto un po' di libri di economia tra i quali Bluff (Orme, 2009),  Mani Bucate (Chiarelettere 2011), Nati corrotti (Chiarelettere, 2012) e, l'ultimo, American Dream-Così Marchionne ha salvato la Chrysler e ucciso la Fiat (Chiarelettere, 2014), un'inchiesta sugli ultimi 10 anni della casa torinese. Nel 2012 ho ideato e condotto su Rai2 Num3r1, la prima trasmissione tv basata sul data journalism applicato ai temi di economia. Penso che nei testi dei Nomadi, di Guccini e di Bennato ci sia la summa filosofico-esistenziale dell'homo erectus. Leggo solo saggi perché i romanzi sono frutto della fantasia e la poesia, tranne quella immortale di Leopardi, mi annoia da morire. Sono sposato e, grazie alla fattiva collaborazione di mia moglie, sono papà di Valeria e Nicolò secondo i quali, a 47 anni, uno è già old economy.

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