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Economia

Mercato auto: l’Italia cresce con l'incognita del superammortamento

A novembre boom di acquisti da parte di imprese grazie alle agevolazioni fiscali, che però finiranno nel 2017

Il mercato italiano dell'auto continua a crescere anche a novembre, seppur con un leggero rallentamento rispetto al mese precedente. A ottobre infatti si era registrato un + 9,7 per cento a confronto dell’ultimo +8,19 per cento fatto segnare appunto nel mese di novembre appena conclusosi. In termini numerici le immatricolazioni, secondo i dati del ministero dei Trasporti, sono state 145.835, rispetto alle 134.790 dello stesso mese del 2015. Negli undici mesi dell'anno in corso poi, i dati dicono che sono state vendute in tutto 1.699.944 vetture, con una crescita del 16,5 per cento rispetto al 1.459.029 dell'analogo periodo dell'anno scorso.

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Grandi protagoniste dei risultati di novembre sono state le imprese, che segnano un incremento del 28 per cento con una quota complessiva di mercato che raggiunge il 21,5 per cento. Un exploit ottenuto soprattutto grazie agli incentivi del superammortamento fiscale, che però sul medio periodo potrebbero rappresentare anche un’arma a doppio taglio. “Le immatricolazioni del mese di novembre – spiega infatti Massimo Nordio, presidente dell’Unrae, l’Associazione delle case automobilistiche estere - sono prevalentemente caratterizzate dal forte incremento del canale delle vendite a società e, come da noi preannunciato, questa crescita è determinata soprattutto dall’anticipazione degli acquisti per usufruire delle agevolazioni fiscali del superammortamento, considerato che, secondo la formulazione attuale del ddl di Bilancio 2017, le auto aziendali che non hanno la caratteristica di essere un bene strumentale per l’attività di impresa saranno escluse dal beneficio nel 2017”.

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Dunque sembra essersi scatenata tra le aziende una sorta di corsa all’acquisto di autovetture, per ottenere le condizioni fiscali migliori. Una circostanza che dovrebbe tra l’altro riconfermarsi anche nel prossimo mese di dicembre, ma che potrà avere effetti invece depressivi nella prima parte del 2017. “Sappiamo già che come conseguenza – afferma infatti ancora Nordio - dovremo gestire un calo nei primi mesi del prossimo anno, che si rifletterà anche sulle possibilità di crescita del mercato, pertanto se da un lato il 2016 proietta ormai un fine anno da 1.830.000 immatricolazioni (+16,1%), dobbiamo confermare una previsione di una crescita più contenuta per il 2017”.

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A fronte del boom di vendite alle imprese si registra invece un incremento contenuto nel mese di novembre di acquisti da parte di privati: solo un 5,2 per cento in più, dopo la crescita del novembre 2015, quando si registrò un +25 per cento. Sempre positiva poi la performance mensile delle immatricolazioni di vetture diesel (+12,5 per cento), benzina (+7,9 per cento) e ibride (+36,3 per cento), mentre continuano a flettere Gpl (-7,4 per cento) e soprattutto metano (-27,2 per cento), crescono infine del 16,1 per cento le vetture elettriche. Complessivamente, negli 11 mesi il diesel sfiora il 60 per cento di quota mercato, la benzina il 30 per cento, le ibride salgono al 2,3 per cento, mentre perdono un punto il Gpl (al 5,6 per cento del totale) e il metano (al 2,2 per cento di quota).

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Per quanto riguarda poi i singoli marchi, c’è da segnalare il caso di Fca che continua a fare meglio del mercato: 41.331 auto vendute a novembre, con una crescita del 10,43 per cento rispetto allo stesso mese del 2015 e la quota complessiva che sale dal 27,77 per cento al 28,34 per cento. Negli undici mesi 2016 le immatricolazioni del gruppo sono state 491.199, il 18,71 per cento in più dello stesso periodo del 2015. Ottimo, in particolare, il risultato di Alfa Romeo, grazie soprattutto alla Giulia: le vendite del marchio sono cresciute infatti del 35,65 per cento. In aumento però anche le vendite di tutti gli altri brand: Jeep +27,5 per cento, Fiat +7,8 per cento e Lancia +2,3 per cento.

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Giuseppe Cordasco

Sono nato e cresciuto ad Aarau nel cuore della Svizzera tedesca, ma sono di fiere origini irpine. Amo quindi il Rösti e il Taurasi, ma anche l’Apfelwähe e il Fiano. Da anni vivo e lavoro a Roma, dove, prima di scrivere per Panorama.it, da giornalista economico ho collaborato con Economy, Affari e Finanza di Repubblica e Il Riformista.

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