Matrimoni, in America corsi di compatibilità finanziaria
Economia

Matrimoni, in America corsi di compatibilità finanziaria

Consulenti statunitensi insegnano alle giovani coppie come spendere e come risparmiare. Per evitare la bancarotta

Pensavate forse che la ricerca dell'uomo o della donna giusta, l'altra metà con cui impegnarsi a trascorrere, nel bene e nel male, il resto della vita dovesse essere basata solo su un elenco senza fine di interessi in comune, una passione travolgente, una buona dose di empatia e un fortissimo desiderio di costruire qualcosa con un'altra persona? Ebbene, vi sbagliate. Perché nell'era dei matrimoni 2.0 pare sia un'altra l'affinità su cui le coppie, giovani e meno giovani non importa, debbano concentrarsi di più. Quella finanziaria.

La National Foundation for Credit Counceling (NFCC), una società americana che offre servizi di consulenza, ha identificato cinque domande, cinque problemi su cui ogni coppia dovrebbe trovare il tempo di riflettere prima di dedicarsi alla costruzione di una nuova famiglia. Eccoli:

1) Quanto debiti avete accumulato, separatamente? L'obiettivo è quello di evitare di nascodere al parter qualsiasi dettaglio su eventuali prestiti già richiesti e non ancora estinti.

2) Confrontarsi sul modo in cui le rispettive finanze sono state gestite mentre si era single. Per individuare chi sta meglio e chi ha fatto le scelte più oculate. Elementi che si riveleranno utilissimi nel momento uin cui sarà necessario fare, insieme, acquisti importanti.

3) Quale è il vostro approccio al risparmio? E' bene chiarire prima di sposarsi per quali tipi di spese ciascuno è più propenso a risparmiare. Casa? Vacanza? Pensione? Figli? I futuri marito e moglie potrebbero pensarla diversamente. E sarebbe meglio (per entrambi) riuscire a smussare eventuali differenze prima...

4) Per cosa vi piace spendere? E soprattutto, quale è il limite di spesa oltre il quale pensate sia opportuno cominciare a discutere di soldi con il partner? Chi dovrà occuparsi delle spese di casa? E con quanta libertà?

5) Come vi comportereste a fronte di una richiesta di prestito da parte di un familiare? Anche in questo caso, meglio provare ad affrontare un problema che potrebbe avere un impatto negativo sulla coppia prima. Per essere preparati a farlo quando (e se) sarà necessario.

In Oriente quello della compatibilità finanziaria è un aspetto cui i futuri sposi (e ancora di più i loro genitori) prestano attenzione già da molto tempo. Sia perché la tradizione della dote lo impone (in Cina, ad esempio, un uomo farebbe bene a non entrare in contatto con la famiglia della sua amata se non è in grado di assicurare loro di poterle offrire un alloggio confortevole e tanti, tantissimi regali, possibilmente preziosi, da condividere con i parenti e con le amiche). Sia perché in un contesto in cui alle donne non sempre vengono riconosciuti e garantiti gli stessi diritti degli uomini, capita che nei corsi prematrimoniali venga posto all'attenzione dei futuri mariti il problema di "come gestire il patrimonio familiare...insieme alla moglie". Chiedendo loro se intendono intestare una carta di credito alla sposa, lasciarle gestire in piena autonomia le spese di casa o la libertà di acquistare per amici e parenti i regali che ritiene più adatti. Tutto questo indipendentemente dal fatto che la ragazza abbia a sua volta un lavoro.

Pura follia? Non è detto. Perché sono sempre di più i consulenti che ritengono che in questa fase di crisi economica la compatibilità finanziaria potrebbe tramutarsi nell'elemento chiave per salvare molti matrimoni...e molte famiglie dalla bancarotta.

Quando nuove abitudini, o nuove mode vengono lanciate dagli Stati Uniti, la probabilità che queste si diffondano in tutto il mondo è altissima. In questo caso la prima ad adattarsi sarà sicuramente l'Asia, mentre sul Vecchio Continente è difficile azzardare previsioni. Per quanto i consigli della National Foundation for Credit Counceling siano validi anche in Europa. Dalla Grecia alla Germania!

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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