Pubblica amministrazione: le ultime novità della riforma
Economia

Pubblica amministrazione: le ultime novità della riforma

Il governo approva il primo decreto per cambiare la macchina dello stato, con alcune modifiche rispetto al testo iniziale. Ecco cosa devono aspettarsi gli impiegati pubblici tra mobilità e pensionamenti

Il Decreto Pa è legge. Dopo giorni di attesa, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, con alcune modifiche rispetto al testo originario, la prima parte della riforma della Pubblica Amministrazione, voluta dal governo Renzi. Ecco cosa cambia con le nuove regole appena varate che, secondo il ministro della funzione pubblica, Marianna Madia, favoriranno il ricambio generazionale nell’organico degli enti statali. 

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: LA RIFORMA

TRATTENIMENTI IN SERVIZIO 

I dipendenti pubblici che maturano il requisito per la pensione dopo il prossimo 31 ottobre dovranno subito ritirarsi dal lavoro. Scompare infatti il trattenimento in servizio, che consentiva ai lavoratori statali di restare in attività per altri due anni dopo aver superato la soglia del pensionamento. Sono previste delle eccezioni per i magistrati (ordinari, contabili e amministrativi), i militari e gli avvocati di stato. Per tali categorie, infatti, l’abolizione del trattamento in servizio è spostata alla fine del 2015, per evitare carenze di organico nell’amministrazione giudiziaria e nelle forze dell’ordine. 

MOBILITA’ OBBLIGATORIA

I dipendenti pubblici che lavorano per degli enti che hanno esuberi di personale potranno essere trasferiti ad altri uffici, in un raggio di 50 chilometri. Lo spostamento potrà avvenire senza il consenso del dipendente e senza quello dell’ente di destinazione. L’unica condizione necessaria per trasferire il lavoratore è che l’ufficio in cui viene spostato presenti delle carenze di organico. Ogni anno, ciascun ente deve pubblicare nel proprio sito un bando in cui comunica la quantità di personale di cui ha bisogno e i criteri utilizzati per selezionarlo. 

TURNOVER

Vi sarà un allentamento del blocco del turnover, che oggi consente agli enti pubblici di assumere soltanto una quota limitata di nuovi dipendenti (il 20%) in rapporto ai lavoratori anziani che ogni anno si mettono in pensione. Dal 2015, il tasso di turnover salirà al 40%, nel 2016 arriverà al 60% e nel 2017 all’80%. Dal 2018 in poi, invece, si arriverà al 100% e gli anziani pensionati verranno pienamente sostituiti da giovani neoassunti. Inoltre, per gli enti di ricerca il tasso del turnover sarà del 50% già nel 2015 ma le spese per il personale non potranno oltrepassare comunque l’80% della spesa corrente. 

AVVOCATI DI STATO: COMPENSI TAGLIATI

Viene ridotta dal 75% al 10% la quota spettante come compenso agli avvocati dello stato, nei procedimenti giudiziari in cui vi è una sentenza favorevole per gli enti pubblici, con l’obbligo per la controparte di rimborsare le spese legali. 

LOTTA ALLA CORRUZIONE

E’ stata abolita l'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici e le sue competenze sono state trasferite all'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), oggi guidata dal magistrato Raffaele Cantone. L’Anac potrà effettuare delle ispezioni sulle opere di Expo 2015 e commissariare le aziende coinvolte in episodi di malaffare, in modo da garantire la continuità dei lavori. 

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