Pensioni 2018, cosa cambia per le donne
ANSA/ FABIO CAMPANA
Economia

Pensioni 2018, cosa cambia per le donne

Dal prossimo anno l’età di uscita dal lavoro verrà fissata a 66 anni 7 mesi e uniformata a quella degli uomini

L’ultimo steccato (o quasi) sta per cadere. Dal 1° gennaio del 2018, le donne non godranno più di un trattamento di favore rispetto agli uomini per quel che riguarda la data del pensionamento. Tutti i lavoratori, maschi e femmine, potranno mettersi a riposo una volta superati i 66 anni e 7 mesi di età, purché abbiano alle spalle almeno 20 anni di contributi (o almeno 5 anni se assunti dopo il 1996).

A stabilirlo è la Legge Fornero, la riforma previdenziale approvata in Italia nel 2012 dal governo Monti, che ha introdotto la graduale parificazione tra uomini e donne entro il 2018. Fino a 6-7 anni fa, infatti, le lavoratrici potevano contare su una finestra di uscita privilegiata, congedandosi dal lavoro 5 anni prima degli uomini (60 anni anziché 65). Poi è arrivata appunto la Legge Fornero e ha cambiato tutte le regole, rendendo l’accesso al pensionamento assai meno generoso di prima.

A 67 anni nel 2019

I sindacati si stanno confrontando col governo sui temi previdenziali e tentano di frenare il più possibile questo progressivo innalzamento dell’età di fuoriuscita dal lavoro. A partire dal 2019, sia per gli uomini che per le donne, la soglia di accesso alla pensione di vecchiaia salirà ancora di 3 mesi, fino a raggiungere i 67 anni. Per legge, infatti, l’età pensionabile verrà adeguata ogni 3 o 4 anni alle aspettative di vita della popolazione, che per fortuna sono in crescita grazie ai progressi della medicina.

La pensione anticipata

Non va dimenticato che i requisiti sopra illustrati riguardano la pensione di vecchiaia, che matura principalmente in base all’età. Esiste però anche un altro trattamento che si chiama pensione anticipata, che matura invece una volta raggiunta una determinata quantità di contributi versati, indipendentemente dall’età.

Per la pensione anticipata, le donne hanno conservato un piccolissimo trattamento di favore poiché possono congedarsi dal lavoro con 41 anni e 10 mesi di contributi, 12 mesi prima degli uomini che devono invece raggiungere i 42 anni e 10 mesi di carriera. Infine, sia per gli uomini che per le donne esiste anche la possibilità di ritirarsi dal lavoro a 63 anni con l’Ape (anticipo pensionistico)  di cui si è parlato ampiamente negli ultimi mesi (di seguito alcuni articoli di Panorama.it su questo argomento).

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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