Metalmeccanici, cosa cambia con il nuovo contratto
Economia

Metalmeccanici, cosa cambia con il nuovo contratto

E perché la Fiom-Cgil ha deciso di non firmarlo, a differenza della Uilm e della Fim-Cisl

Un accordo separato, come è già avvenuto qualche mese fa alla Fiat. E' l'intesa firmata nei giorni scorsi dalle parti sociali per il rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici che, ancora una volta, ha visto i sindacati dividersi in due: da una parte la Uilm e la Fim-Cisl,che hanno siglato l'intesa, e dall'altra la Fiom, la federazione dei lavoratori metallurgici della Cgil guidata da Maurizio Landini, che ha opposto un secco no all'accordo ed è pronta allo sciopero.

GLI SCIOPERI DELLA FIOM

Ecco, in sintesi, cosa prevede il nuovo contratto e perché le organizzazioni dei lavoratori si sono divise.

GLI AUMENTI IN BUSTA PAGA.

I minimi salariali dei metalmeccanici verranno incrementati in media di 130 euro entro il 2015, cioè di quasi 32 euro nel 2013, di 40 euro nel 2014 e di 45 euro nel 2015. Gli aumenti medi si riferiscono a un dipendente inquadrato al 5° livello. Per gli altri profili (dal primo al settimo livello)  i salari lordi saliranno di una cifra compresa tra un minimo di 81 euro circa e un massimo di 170 euro in 3 anni. In particolare, un dipendente di primo livello vedrà crescere lo stipendio lordo da 1.218 euro fino a quasi 1.298 euro, mentre il minimo salariale passerà da 2.050  a oltre 2.219 euro per un lavoratore di decimo livello, sempre entro il 2015. Crescerà invece da 455 a 485 euro l'elemento perequativo, cioè la quota di salario aggiuntiva che viene corrisposta a chi non lavora nelle imprese in cui non è stato firmato un contratto aziendale (e che, di conseguenza, non può beneficiare dei premi dei produzione dalla società corrisposti di solito nel mese di giugno).

COME FUNZIONANO GLI AUMENTI IN BUSTA PAGA IN ITALIA

STRAORDINARI E TRASFERTE.

Saranno innalzate del 7% le indennità per le trasferte e per la reperibilità. Aumentano le ore massime di straordinario da svolgersi durante l'anno: dalle attuali 104 ore annue (112 per le aziende fino a 200 dipendenti) si passa a 120 ore (128 per le imprese con meno di 200 addetti). Gli straordinari aggiuntivi (16 ore) verranno però retribuiti con una maggiorazione della retribuzione del 58% .

MALATTIE E ASSISTENZA SANITARIA.

Viene innalzata dal 50 all'80% dello stipendio l'indennità che spetta ai lavoratori che si assentano dal lavoro per malattie prolungate, cioè per un periodo che può variare tra i 6 e i 12 mesi a seconda dell'anzianità di servizio. Inoltre, trascorsi 61 giorni da un congedo per motivi di salute, un' ulteriore assenza per malattie viene considerata “un nuovo evento”, cioè non viene cumulata con le assenze precedenti nel calcolo complessivo dei giorni di astensione dal lavoro. Sarà inoltre incrementato il contributo a Metasalute, il fondo sanitario integrativo dei metalmeccanici, che rimborsa le spese odontoiatriche, quelle per le cure fisioterapiche e per gli interventi chirurgici. Entro il 2015, le aziende verseranno 4 euro al mese in più e i lavoratori 2 euro al mese, per un totale di 108 euro all'anno.

L'OPPOSIZIONE DELLA FIOM.

Il sindacato diretto da Maurizio Landini contesta il nuovo contratto su diversi punti. In primis sull'aumento medio in busta paga di 130 euro che, a detta della Fiom, non protegge abbastanza il lavoratori dalla perdita del potere di acquisto, causata dall'inflazione. Un altro punto su cui si concentrano le critiche della Fiom è l'aumento dell'orario di lavoro attraverso la crescita dello straordinario obbligatorio e delle ore di flessibilità, che consentirà alle aziende una gestione unilaterale dei turni. Ma l'opposizione della Fiom riguarda anche il metodo seguito dalle altre parti sociali, che l'hanno esclusa a priori dal tavolo benché quello di Landini sia il sindacato metalmeccanico più rappresentativo in Italia, con oltre 350mila iscritti, contro i 200mila circa della Fim-Cisl e i 90mila della Uilm.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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