Jobs Act, le novità in arrivo
Massimo Percossi/Ansa
Economia

Jobs Act, le novità in arrivo

Il governo prepara gli ultimi decreti della riforma del lavoro, con nuove regole per la cassa integrazione, il collocamento e le mansioni dei dipendenti

Il traguardo finale è fissato entro la fine di questa settimana. Nei prossimi giorni, il governo Renzi approverà gli ultimi decreti attuativi del Jobs Act, la riforma del lavoro varata dal Parlamento nel dicembre del 2014, che sta per diventare definitivamente legge in tutte le sue componenti . Dopo i primi decreti attuativi che hanno creato i contratti a tutele crescenti e i nuovi sussidi alla disoccupazione, presto arriveranno nuove regole sulla cassa integrazione, sul demansionamento e sui Centri per l'impiego, che verranno unificati in un'Agenzia unica per l'occupazione. Ecco, di seguito, una panoramica sui cambiamenti all'orizzonte.



Demansionamento

La parte più controversa dei nuovi decreti, che probabilmente darà luogo a molte polemiche, riguarda il demansionamento, cioè il cambio di ruolo e di funzioni dei dipendenti delle aziende. I decreti attuativi in arrivo introdurranno la possibilità per un'impresa di mutare l'inquadramento di un lavoratore, destinandolo anche a mansioni di grado inferiore rispetto a quelle che aveva in precedenza. Tale cambio di posizione potrà avvenire solo se ci sono esigenze di riorganizzazione e non potrà portare a un abbassamento di stipendio né a una modifica della categoria professionale di appartenenza. Un impiegato, per esempio, non potrà essere diventare operaio.

Leggi qui: il Jobs Act

Cassa integrazione

Sul fronte degli ammortizzatori sociali, il Jobs Act prevede uno snellimento dei sussidi per i senza lavoro attualmente esistenti. Dal 2017 scomparirà l'indennità di mobilità mentre dal 2016 verrà eliminata la cassa integrazione (cig) in deroga. Per il ricorso alla cig ordinaria, verrà introdotto invece un meccanismo bonus/malus, con uno sconto sui contributi da pagare per le aziende che usano poco la cassa integrazione. Per le imprese che ricorrono spesso alla cig, invece, vi sarà una maggiorazione dei contributi, variabile nel tempo (si parla di un sovrappiù da versare compreso tra il 9 e 15%).

Leggi qui: Naspi, i nuovi sussidi alla disoccupazione


Agenzia nazionale per l'occupazione

Con gli ultimi decreti attuativi del Jobs Act, verrà istituita finalmente una nuova Agenzia nazionale per l'occupazione, che avrà competenze in materia di gestione degli ammortizzatori sociali, cioè della Naspi, e si occuperà del reinserimento nel mondo produttivo dei senza lavoro. Nelle politiche per il reimpiego, è prevista la collaborazione con soggetti privati e il coinvolgimento dei sindacati, per stabilire le funzioni e le linee d'azione dell'Agenzia. Il personale di questo organismo sarà composto dai dipendenti degli attuali Centri per l'Impiego, che finora hanno fatto capo alle Province.

Leggi qui: Naspi e Aspi, le differenze

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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