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Economia

Istat, crescono gli occupati e diminuiscono gli "scoraggiati"

I dati trimestrali di settembre presentano una crescita di chi ha un impiego di 439 mila unità all'anno

Cresce il numero degli occupati e si riduce il numero dei neet (gli "scoraggiati", che non studiano e non cercano lavoro): il mercato del lavoro migliora nel secondo trimestre dell'anno. L'Istat certifica che la crescita tendenziale del numero di occupati segna un'accelerazione al 2,0%, ovvero 439 mila unità in più in un anno.

Il tasso di occupazione delle persone di 15-64 anni sale al 57,7% (+1,4 punti). L'aumento, spiega l'istituto di statistica, riguarda i dipendenti, sia a tempo indeterminato sia a termine, e gli autonomi senza dipendenti mentre continuano a diminuire i collaboratori. Un contributo decisivo alla crescita è dato dai 15-34enni (+223 mila su basa annua), assieme al perdurante incremento degli over 50. La crescita è più accentuata per i dipendenti, sia a tempo indeterminato (+308 mila) sia a termine (+72 mila), ma torna ad interessare anche il lavoro indipendente, esclusivamente tra gli autonomi senza dipendenti.

L'incremento è consistente sia per il tempo pieno sia per il lavoro a tempo parziale, soprattutto quello di tipo volontario. La crescita è sensibile anche per la componente femminile (+180 mila) concentrata soprattutto nel Nord del Paese. Prosegue inoltre a ritmi più sostenuti il calo, sia congiunturale sia tendenziale, degli inattivi (in termini assoluti e di incidenza), soprattutto per la componente degli scoraggiati.

Il tasso di disoccupazione, dopo la stabilità congiunturale dei due trimestri precedenti, diminuisce in lieve misura (-0,1 punti) rispetto al trimestre precedente e di 0,6 punti rispetto allo stesso trimestre del 2015 all'11,5%, con un calo tendenziale di 109 mila disoccupati. La maggiore partecipazione dei giovani al mercato del lavoro è testimoniata anche dalla diminuzione tendenziale (-252 mila) della componente delle persone Not in Education, Employment or Training, i Neet.

"Il Jobs Act funziona", scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. L'Italia sta diventando "piano piano" un Paese per giovani, aggiunge intervistato da Non è un Paese per giovani su Radio2. "Oggi - spiega - sono usciti dati discreti del lavoro, ma c'è tanto da fare. Lo sarà di più in futuro". Sulla stessa linea il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: "Il Jobs Act funziona. I dati diffusi oggi dall'Istat confermano, infatti, quanto avevamo rilevato in occasione del rilascio dei dati mensili, ovvero una tendenza di crescita dell'occupazione. Nel secondo trimestre del 2016 gli occupati aumentano di 189mila unità rispetto al trimestre precedente e di 439mila unità in più in un anno, pari al +2,0%, 223mila dei quali sono under 35. I disoccupati calano di 109mila unità in un anno e gli inattivi di 489mila unità". (AGI)

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