Garanzia giovani: i numeri e i problemi per chi ha fatto richiesta
Andreas Solaro/Afp
Economia

Garanzia giovani: i numeri e i problemi per chi ha fatto richiesta

I ragazzi senza lavoro che si sono iscritti ai vari portali sono meno di 100mila, i disoccupati sono 635mila. Ma i posti di lavoro disponibili sono pochissimi

Sono finalmente disponibili i primi dati sull'operazione “garanzia giovani”, il programma di politica attiva per il lavoro, partito simbolicamente il primo maggio scorso. Il meccanismo della "Garanzia giovani" funziona in questo modo: i ragazzi che non hanno un lavoro possono iscriversi al portale garanziagiovani.gov.it, inserire tutti i dati e il proprio curriculum per essere poi contattati da funzionari pubblici che offriranno loro o un posto di lavoro tra quelli disponibili nella regione (o nelle regioni) indicate dal candidato, oppure un percorso di formazione professionale oppure un piccolo capitale per avviare un’attività in proprio, se questo è il desiderio espresso dal candidato.

Il ministero del Lavoro guidato da Giuliano Poletti ha diffuso ieri i primi dati sui giovani che si sono iscritti: si tratta di 98.186 persone (60.667 attraverso il portale nazionale e 37.519 attraverso i portali regionali) che, a fronte di oltre 635mila giovani under 25 senza lavoro , non rappresenta esattamente un successo travolgente. Ma la cosa peggiore è che i posti di lavoro che sono disponibili per questi ragazzi sono appena 3.352. La regione che segnala il maggior numero di ragazzi iscritti è la Campania con 18.218 iscrizioni, seguita dalla Sicilia con 15.816, e dal Lazio con 7.950.

Leggi anche: Come funziona la Garanzia Giovani

I più letti

avatar-icon

Marco Cobianchi

Sono nato, del tutto casualmente, a Milano, ma a 3 anni sono tornato a casa, tra Rimini e Forlì e a 6 avevo già deciso che avrei fatto il giornalista. Ho scritto un po' di libri di economia tra i quali Bluff (Orme, 2009),  Mani Bucate (Chiarelettere 2011), Nati corrotti (Chiarelettere, 2012) e, l'ultimo, American Dream-Così Marchionne ha salvato la Chrysler e ucciso la Fiat (Chiarelettere, 2014), un'inchiesta sugli ultimi 10 anni della casa torinese. Nel 2012 ho ideato e condotto su Rai2 Num3r1, la prima trasmissione tv basata sul data journalism applicato ai temi di economia. Penso che nei testi dei Nomadi, di Guccini e di Bennato ci sia la summa filosofico-esistenziale dell'homo erectus. Leggo solo saggi perché i romanzi sono frutto della fantasia e la poesia, tranne quella immortale di Leopardi, mi annoia da morire. Sono sposato e, grazie alla fattiva collaborazione di mia moglie, sono papà di Valeria e Nicolò secondo i quali, a 47 anni, uno è già old economy.

Read More