Cassa integrazione: i soldi agli sgoccioli, in attesa della riforma
Economia

Cassa integrazione: i soldi agli sgoccioli, in attesa della riforma

Le risorse per la Cig in deroga stanno per esaurirsi, mentre il governo progetta di cambiarla

I soldi scarseggiano e il tempo stringe. E' in questa situazione che il governo guidato da Enrico Letta dovrà risolvere, già entro la fine dell'estate, il problema della cassa integrazione (Cig) in deroga, l'ammortizzatore sociale istituito negli anni scorsi (e potenziato a partire dal 2008) per fronteggiare lo “tsunami” della crisi economica.

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Nello specifico, la cassa in deroga è destinata ad alcune categorie di aziende (purché in attività da più di 12 mesi) che non possono (o che non possono più) accedere alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Si tratta, per esempio, delle imprese industriali con meno di 15 dipendenti (che non hanno i requisiti per ottenere la cig, previsti dalla legge), oppure le imprese industriali con più di 15 addettiche hanno degli esuberi di personale ma hanno già superato i limiti di durata della cassa ordinaria e straordinaria (36 mesi nell'arco di un quinquennio).

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Soltanto nel 2012, le risorse spese per gli ammortizzatori sociali in deroga (cig e mobilità) hanno raggiunto i 2,3 miliardi di euro, garantendo un sostegno a decine di migliaia di lavoratori in tutta Italia. I soldi sono stati “pescati” interamente dalle casse dello stato poiché gli ammortizzatori in deroga (a differenza di quanto avviene per la cassa integrazione ordinaria e straordinaria) non vengono coperti dai contributi versati dai lavoratori o dalle imprese. Ora, però, i fondi a disposizione sono esauriti e c'è bisogno di mettere sul piatto almeno un altro miliardo di euro, oltre al miliardo scarso già stanziato per il 2013 dal governo Monti e anche dall'attuale esecutivo guidato da Enrico Letta.

REGIONI SENZA SOLDI

Purtroppo, la necessità di rifinanziare la Cig in deroga sta diventando sempre più urgente, viste le segnalazioni che arrivano da ogni angolo della Penisola, dal Veneto alla Puglia, passando per la Toscana, le Marche o la Campania. I governi delle Regioni, che hanno il compito di gestire i fondi della cassa integrazione, stanno infatti accumulando ritardi enormi nel versamento delle mensilità ai disoccupati, proprio per la mancanza di risorse statali. In molti casi, si registra la presenza di lavoratori che attendono ancora i pagamenti della Cig in deroga di aprile, maggio o giugno.

I NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI

Il governo Letta si è impegnato a trovare una soluzione (si spera definitiva) entro il prossimo 31 agosto, cioè tra poco più di un mese. In particolare, oltre a dover reperire le risorse, l'esecutivo ha in programma una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali in deroga che, secondo le ipotesi in circolazione da tempo, si baserà sostanzialmente su tre pilastri: una riduzione del numero di lavoratori beneficiari, l'introduzione di un tetto di 8 mesi per la durata dei sussidi e l'introduzione di un contributo a carico delle piccole e medie imprese per finanziare le indennità erogate (alleggerendo così il loro peso sulla fiscalità generale). Spetterà dunque all'esecutivo sbrogliare il bandolo della matassa, prima della fine dell'estate.

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