Australia, i nuovi visti: le cose da sapere
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Economia

Australia, i nuovi visti: le cose da sapere

Sydney sostituisce la lotteria delle sponsorizzazioni con un procedimento che premia qualità e professionalità

In un momento in cui l'Australia oltre ad andare di moda è stata presa di mira da decine di migliaia di persone che, in un modo o nell'altro, cercano di trasferirvisi per cambiare vita, il New South Wales (NSW), lo stato di Sydney, cambia le regole per le sponsorizzazioni per aiutare gli aspiranti immigrati più qualificati a rimanere nel paese. 

Il programma in lingua italiana dell'emittente australiana SBS, da sempre molto attento a tutte le problematiche legate al mondo dell'immigrazione di origine italiana, ha di recente intervistato l'esperta Emanuela Canini proprio per capire con lei se la scelta del NSW possa aprire nuove opportunità per i giovani italiani che sognano l'Australia oppure no.

Cosa è cambiato

Una decina di giorni fa il NSW ha annunciato la nuova procedura di sponsorizzazione per quelli che in Australia vengono chiamati "visti a punti". Nello specifico, lo stato ha deciso di abbandonare il metodo della lotteria online per l'assegnazione dei permessi, sostituendolo con un nuovo sistema ad invito. 

Prima di spiegare cosa è davvero cambiato, è opportuno sottolineare che stiamo parlando di una particolare categoria di visti, quelli che seguono la nomination di uno stato o di una regione (visti 190 e 489). Sono visti che in genere richiedono quei lavoratori le cui professionalità non rientrano nella lista di quelle maggiormente richieste dal paese (e che danno diritto a fare domanda per il cosiddetto visto per lavoratori specializzati), o quelli che, pur potendo fare riferimento a questo elenco, non riescono a raggiungere il punteggio minimo di 60 necessario per poter richiedere il vsto in qustione. La nomina di uno stato regala 5 punti, quella di una regione 10. 

Il motivo per cui uno stato o una regione possono decidere di concedere questi punti extra è molto semplice: aiutare quelle persone che hanno una professionalità che nella loro area è richiesta rilasciando una certificazione che, di fatto, permette agli aspiranti immigrati di presentare la loro domanda per ottenere un visto di lavoro. In cambio, però, il lavoratore "sponsorizzato" deve promettere di stabilirsi all'interno del territorio dello stato o della regione che gli ha rilasciato la certificazione.

Un passo avanti verso la meritocrazia

Fino a qualche tempo fa le nomination erano distribuite attraverso una lotteria online organizzata in quattro momenti dell'anno che premiava coloro che, oltre ad avere maggiore dimestichezza con i computer, potevano anche contare su una connessione veloce. Oggi, invece, i nuovi criteri per l'assegnazione delle certificazioni da 5 e 10 punti sembrano puntare soprattutto su capacità e professionalità. Sarano quindi conoscena dell'inglese ed esperienza lavorativa a fare la differenza, oltre alla posizione sulla nuova lista d'attesa creata dal NSW.

Attenzione però: entrare nella lista d'attesa non garantisce una sponsorizzazione, perché l'appetibilità dei vari lavoratori può variare nel tempo, come diretta conseguenza delle evoluzioni del mercato del lavoro locale. Ecco perché c'è chi continua a preferire i metodi adottati da altri stati, che offrono le nomination solo a fronte di una domanda diretta dei singoli professionisti. 

A chi conviene il nuovo sistema

Difficile dire se per gli italiani questo nuovo sistema possa essere più o meno conveniente del precedente. La differenza è notevole, e gli immigrati qualificati certamente preferiscono la lista d'attesa alla lotteria. Per evitare di rimanerci in eterno, però, farebbero bene a informarsi su quali sono le professionalità più richieste nel NSW, e a cambiare stato qualora il loro profilo non corrispondesse alle esigenze locali.  





 

  

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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