Economia

Lavoro, la professione dell’Agrigelataio

La creatività che produce un’evoluzione delle professioni tradizionali. Non so dire con precisione se la creatività sia una qualità innata che alcune persone hanno in “dotazione” dalla nascita oppure se si sviluppa nel tempo attraverso l’esperienza e gli stimoli esterni. Di …Leggi tutto

La creatività che produce un’evoluzione delle professioni tradizionali.

Non so dire con precisione se la creatività sia una qualità innata che alcune persone hanno in “dotazione” dalla nascita oppure se si sviluppa nel tempo attraverso l’esperienza e gli stimoli esterni. Di una cosa sono invece piuttosto convinto: spesso l’esigenza, la necessità di migliorare la propria condizione o di cambiarla drasticamente spinge le persone – forse non tutte ma una buona parte – a inventare, creare soluzioni per svoltare. Se questa seconda teoria è anche solo parzialmente vera, allora potenzialmente chiunque può essere definito creativo.

Tutta questa “manfrina” solo per dire che ogni giorno che passa rimango sorpreso da idee e iniziative che nascono in giro qua e là, soprattutto in ambito lavorativo e professionale, per rimanere in tema con il nostro blog.

Qualche settimana fa ho scoperto una nuova professione, o forse è meglio dire un’evoluzione di una professione esistente, che soltanto con piccoli accorgimenti è stata in grado di apparire ai miei occhi geniale. Sto parlando dell’agrigelataio, una versione iper-locale e naturale del classico gelataio che autoproduce le materie prime per realizzare il prodotto finito. Questa variante è infatti un’evoluzione inedita che deriva molto probabilmente da un semplice fatto: la vita contadina è sempre meno redditizia e si cerca quindi di unire le proprie competenze ad attività che possano sostenere a livello economico la classica attività legata all’agricoltura e all’allevamento sperimentando prodotti innovativi con le proprie materie prime.

Per approfondire il tema ho chiesto qualche informazione a Valentina Manzati che lavora nell’azienda di famiglia, l’Agrigelateria Manzati, dove gestisce la parte amministrativa, è la responsabile del personale ed è specializzata nella lavorazione di semifreddi e torte.

COSA FA

L’agrigelataio è il gelataio di campagna che produce il gelato utilizzando esclusivamente prodotti freschi e sicuri come il latte delle proprie mucche e la frutta dei propri frutteti o di contadini vicini. I procedimenti di lavorazione sono identici a quelli dei gelatai tradizionali:

- il latte appena munto viene pastorizzato in una apposita macchina ad una temperatura di 85°C inserendo panna e zucchero

- viene successivamente “abbattuto” ad una temperatura di +4°C

- al prodotto finito, la “base”, vengono aggiunti altri ingredienti freschi

- il tutto viene disposto dentro il mantecatore (macchina del gelato) e dopo circa 10 minuti esce il gelato pronto da mangiare.

Nel caso dell’Agrigelateria Manzati vengono utilizzati solo ingredienti di alta qualità come ad esempio la Nocciola di Cuneo o il Pistacchio di Bronte e la frutta viene selezionata nella zona seguendo, ovviamente, le stagioni.

COME SI FORMA

Esistono scuole e corsi per imparare il mestiere del gelataio. Un percorso possibile è ad esempio la scuola alberghiera per poi specializzarsi attraverso corsi dedicati alla lavorazione del gelato. La sperimentazione è inoltre un elemento di primaria importanza per poter ottenere un prodotto unico e di eccellenza.

IL MERCATO DEL LAVORO

L’azienda Agrigelateria Manzati ha per esempio focalizzato l’attenzione sulle famiglie e sui bambini. Nel corso di questi anni, accanto alla produzione sono state create aree ristoro per creare un ambiente familiare e accogliente, due parchi giochi con altalene, scivoli e dondoli; dal 2012 inoltre la fattoria dà la possibilità ai bambini di  “toccare con mano” gli animali e propone tour per le famiglie in mezzo alla natura.

Un esempio interessante di realtà agricola che si è evoluta trasformandosi in azienda produttrice di agrigelato e accostando a questo tutta una serie di attività extra in grado di far crescere la propria sfera di competenze.

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Luca Orioli

Mi chiamo Luca, classe '83, esperto di comunicazione, giornalista free lance e 'startupper' da una vita con una decina di progetti chiusi nel cassetto che stanno lentamente prendendo forma. Appassionato di fotografia e serie tv, ho una formazione umanistica e l’estremo bisogno di vedere cose nuove.
Qualche anno fa, terminata l’Università [degli Studi di Milano, laurea in Scienze dei Beni Culturali], mi sono ritrovato un po’ spaesato nell’affacciarmi sul mondo del lavoro. Leggevo annunci dove ricercavano account, responsabili risorse umane, project manager o community manager, etichette che sembravano nascondere un mondo, ma per me completamente prive di significato. Dopo diverse esperienze ho intrapreso la strada che sto percorrendo oggi, ma da quel momento è rimasta l'esigenza di tradurre in parole comprensibili il mondo delle professioni. Così nasce il mio blog, Lavoro in Corso.

Vuole essere un Virgilio nella giungla dell'impiego, una traccia per esplorare il panorama del lavoro tra professioni emergenti, opportunità sommerse, esperienze vissute e capire in cosa consiste un determinato profilo, come intraprenderlo, quale percorso fare e le competenze necessarie per arrivarci.

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