Birra: ecco dove costa di più in minuti di lavoro
Economia

Birra: ecco dove costa di più in minuti di lavoro

Nei giorni dell'Ocktoberfest i dati curiosi su Cina, Romania, India e Usa

Quanto costa una birra? Poco. Anzi, pochissimo, verrebbe da dire. Soprattutto in Germania, dove ogni anno i tedeschi ne bevono in media un centinaio di litri. Che pagano poco meno di due dollari al litro.

Solo durante l'Oktoberfest, la festa della birra per eccellenza, l'anno scorso ne sono stati versati circa 7,5 milioni di litri. E per fare un bilancio di quello che è stato bevuto nel 2012 dovremo aspettare un altro paio di settimane, visto che le ultime celebrazioni per la birra a Monaco si concluderanno nel fine settimana.

Il nostro grafico della settimana, pubblicato da The Economist e realizzato con dati raccolti dalla banca svizzera UBS, spiega però che indipendentemente dal prezzo a cui le birre vengono vendute in tutto il mondo, in alcuni paesi la bevanda al malto d'orzo non è poi così accessibile. Per capire perché basta dare un'occhiata all'istogramma.

Il Germania sono sufficienti sette minuti di lavoro (al salario medio nazionale), per poter acquistare una bottiglia da mezzo litro. Meno di dieci minuti sono poi sufficienti anche per Cina, Romania, Olanda, Repubblica Ceca e Stati Uniti.

La media mondiale, invece, è di circa venti minuti. Con il record più altro riscontrato in India, dove di minuti ne servono addirittura 54, seguita da Filippine (39) e Colombia (38).

Un grafico, questo, che ci spiega anche che solo in alcuni dei paesi in cui la birra costa molto poco (Cina - 0,55 dollari; Ucraina - 0,65) essa è realmente allaportata di tutti o quasi, perché evidentemente i salari, per quanto bassi possano essere, sono proporzionati al costo della vita. Mentre in altri, come Vietnam (0,70) e Nigeria (0,54), non è così. Visto che sono necessari quasi trenta minuti di lavoro per acquistare una bottiglia.

Infine, tra i paesi in cui la birra costa più di sei dollari al litro sono i canadesi i più fortunati. Perché possono ancora permettersi di acquistarla con "appena" undici minuti di lavoro. Seguiti da australiani (12), spagnoli (13) e inglesi (14).

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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