Forbes: Bill Gates e Warren Buffet paperoni d'America
Economia

Forbes: Bill Gates e Warren Buffet paperoni d'America

Mark Zuckerberg solo 36°. New Entry: i fondatori di Twitter

Il 2012 si conferma un anno particolarmete negativo per Mark Zuckerberg. Che, complice il parziale insuccesso della quotazione di Facebook, perde qualche posizione nella classifica di Forbes degli uomini più ricchi d'America. Posizionandosi "solo" trentaseiesimo.

Ai vertici della classifica si confermano per il dodicesimo anno consecutivo il fondatore di Microsoft Bill Gates e l'investitore Warren Buffet. Grazie a un patrimonio, rispettivamente, di 66 e 46 miliardi di dollari. Oltre cinque volte di più rispetto ai 9,4 del re dei social network.

Se il fatto che Gates e Buffet abbiano mantenuto le prime posizioni non ha sorpreso quasi nessuno, la vera novità della classifica dei 400 uomini più ricchi d'America è legata al fatto che molti paperoni a stelle e strisce siano riusciti, anche in tempi di crisi, a far crescere il proprio patrimonio. Di circa 400 milioni di dollari. Facendogli quindi superare la media record dei 4,2 miliardi di dollari.

A soli cinque miliardi di dollari di distanza da Buffet si piazza invece Larry Ellison, grazie alle strabilianti performance di Oracle, seguito dai fratelli Charles e David Koch di Kock Industries, un colosso che si occupa principalmente di distribuzione di risorse energetiche, fibre sintetiche, fertilizzanti e apparecchiature per il controllo dell'inquinamento. E che ha permesso a entrambi di accumulare un patrimonio di 31 miliardi di dollari.

La quarta posizione dei fratelli Koch è però insidiata da un'altra famiglia. Quella di Christy, Jim, Alice e S.Robson Walton, le menti di Wal-Mart. Che, forse, se riusciranno a convincere gli indiani ad aprire loro il mercato del Subcontinente, nel giro di un paio d'anni riusciranno a mettere da parte quei cinque miliardi di dollari di patrimonio che li separano dai Koch. La decima posizione la conquista invece Michael Bloomberg, grazie a un capitale di 25 miliardi di dollari.

E' interessante notare che proprio chi ha occupato le prime dieci posizioni della classifica si è arricchito di più. Con un incremento di patrimonio medio che ha superato i sei miliardi di dollari. Il re dei perdenti, sempre in termini relativi, naturalmente, resta Zuckerberg, il cui patrimonio si sarebbe ridotto del 46,3%. Seguito a ruota da squali della finanza come George Soros (15esima posizione, 19 miliardi di patrimonio a seguito di una contrazione del 13,6%), John Paulson (28, 11 miliardi, -29%), e Harold Simmons (49, 7,1 miliardi, -23,7%). E dal magnate del gioco d'azzardo Sheldon Adelson, che perde un miliardo di dollari, ma grazie a un patrimonio complessivo di 20,5 mantiene la dodicesima posizione.

Infine, tra le new entry della classifica va sicuramente segnalato il trentacinquenne Jack Dorsey, oggi al 392esimo posto con un patrimonio di poco più di un miliardo di dollari. Dorsey è il cofondatore di Twitter. E il suo brillante risultato dimostra che è ancora presto per dare per spacciato il futuro miliardario dei social network.

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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