Crisi, Draghi ci ha dato una mano. Ora tocca ai governi
Economia

Crisi, Draghi ci ha dato una mano. Ora tocca ai governi

Per l'economista Giacomo Vaciago, l'euro si salverà. Ma la Bce non può fare tutto da sola

“Abbiamo guadagnato tempo grazie a Mario Draghi. Ora, però, tocca ai governi fare la propria parte per salvare l'euro”. Così l'economista Giacomo Vaciago commenta le misure anti-spread illustrate ieri dal presidente della Banca Centrale Europea (Bce) e accolte con grande euforia dai mercati finanziari.

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Dunque, professore, l'euro è finalmente al sicuro?

Calma. Io penso che l'Unione Monetaria si salverà ma non possiamo certo credere che Mario Draghi possa fare tutto da solo.

In che senso?

Intendo dire che ora la palla passa ai governi, che non hanno più l'alibi dello spread per non fare le riforme. Fino a ieri, i rendimenti elevati dei titoli di stato di alcuni paesi venivano considerati come i responsabili di tutti i mali, dell'Italia e dell'Europa intera.

Ora non è più così?

Adesso, con gli spread in discesa, i governi sono stati messi di fronte alle proprie responsabilità. Devono andare avanti con le riforme per far ripartire la crescita economica, dare solidità all'Unione Monetaria e farci capire chiaramente quale idea di Europa hanno in mente.

C'è chi dice che il tetto anti-spread di Draghi si basa su procedure un po' macchinose. Non è d'accordo?

Chi lo dice, mi fa un po' ridere. Anche perché, oltre alle critiche, finora non ho visto nessuno proporre davvero delle alternative credibili alle misure ideate dalla Bce.

Dunque, questo piano anti-spread è l'unica soluzione possibile?

Direi che è l'unica capace di mettere d'accordo tutti, tranne naturalmente la Bundesbank . Se si decide di aiutare i paesi in difficoltà, è inevitabile dare garanzie alle altre nazioni. Faccio un'osservazione: si dice sempre che la Bce debba assomigliare alle Federal Reserve statunitense. E allora, mi domando: se la Fed decidesse di sostenere finanziariamente la California, credete che gli altri stati americani non chiederebbero delle contropartite?

La banca centrale tedesca, però, continua a essere contraria alle politiche di Draghi...

Vero. Ed è proprio su questo punto dobbiamo registrare una grande vittoria del presidente della Bce. La Germania è rimasta praticamente isolata e non è riuscita a portare dalla propria parte nessun paese, nemmeno i cosiddetti falchi del Nord Europa.

E' stato, insomma, un capolavoro diplomatico del presidente della Bce...

E' un ottimo risultato, raggiunto dopo quasi un anno di lavoro. A Londra, alla fine di luglio, Draghi ha dichiarato di essere pronto a fare di tutto per salvare l'euro. Lì si è capito che aveva il pieno appoggio  del direttivo della Bce e che la Bundesbank, ormai, non poteva più ostacolarlo.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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