Decreto Milleproroghe, i punti principali
Il Senato approva la fiducia chiesta dal Governo sul testo. Ecco tutte le novità principali su sfratti, giudici di pace, Equitalia e partite iva
Il decreto Milleproroghe è diventato oggi legge dopo che il Senato ha approvato la fiducia chiesta dal Governo con 156 si', 78 no e 1 astenuto. Il provvedimento modifica alcune norme contenute nella Legge di Stabilità del governo Renzi. Ecco, di seguito, una panoramica sulle novità principali.
Partite iva
Dopo le proteste di varie associazioni, viene ripristinato per un anno il vecchio regime dei minimi, che consente alle partite iva che fatturano meno di 30mila euro annui e hanno un'età inferiore a 35 anni di pagare un'imposta del 5% al posto dell'irpef, dell'irap e della stessa iva. Ci sarà dunque la possibilità di evitare il nuovo regime dei minimi introdotto con la Legge di Stabilità che innalza al 15% l'imposta sostitutiva.
Sfratti
Viene concessa al giudice la possibilità di bloccare per altri 4 mesi i provvedimenti di sfratto, purché questa proroga serva a consentire agli inquilini di trasferirsi in un'altra abitazione.
Appalti
Sarà alzato dal 10 al 20% l'anticipo in denaro che viene riconosciuto dalle pubbliche amministrazione (Pa) alle ditte che vincono un appalto. In questo modo, le aziende riescono a compensare la perdita di liquidità causata dallo split payment, cioè il nuovo meccanismo di applicazione dell'iva. Gli enti della Pa, infatti, verseranno direttamente al fisco l'imposta sul valore aggiunto dovuta e non più ai propri fornitori, i quali però dovranno continuare a pagare l'iva sugli acquisti, senza tuttavia poterla detrarre da quella sulle vendite.
Leggi qui: Iva, perché le aziende protestano
Giudici di pace
I piccoli comuni avranno tempo fino al 30 luglio 2015 per chiedere il salvataggio di alcuni uffici dei Giudici di Pace, di cui era stata messa in agenda la chiusura. Viene invece rimandata al 2017 la riforma dell'esame di stato per l'accesso alla professione di avvocato.
Equitalia
Vengono prorogati i termini per chiedere a Equitalia un piano di rateazione delle tasse non pagate. I contribuenti che hanno perso questo diritto alla fine del 2014, potranno chiedere un nuovo piano di pagamento dilazionato entro il 31 luglio 2015. Chi ottiene risposta positiva, si mette al riparo da azioni esecutive da parte del fisco.
Leggi qui: Equitalia, le idee di Renzi
Rimpatrio dei cervelli
Vengono prorogati fino al 2017 gli incentivi fiscali per i cervelli in fuga che decidono di rientrare in Italia. I lavoratori che hanno maturato “significative esperienze professionali o culturali all'estero” e decidono di tornare a lavorare nel nostro paese pagheranno l'irpef su una parte limitata dei redditi: il 20% per le donne e il 30% per gli uomini.
Farmacisti
Fino al 31 dicembre 2016, sarà possibile trasferire una farmacia a soggetti che possiedono un unico requisito: l'iscrizione all'albo professionale di categoria dei farmacisti. Vengono sospesi dunque gli altri requisiti come la vincita dei concorsi.